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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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(Licenziamenti politici)

Ospedale Spallanzani: la repressione continua!

(20 Gennaio 2004)

Il Cobas Spallanzani denuncia l’ennesimo provvedimento punitivo a carico di Edoardo Fofi, nostro rappresentante sindacale e infermiere della IV DIV.

Alle h. 21.00 del 12.01.04 Edoardo che si apprestava a prendere servizio, ha ricevuto al timbro la lettera con la quale si dispone, dal giorno successivo, il suo trasferimento nel reparto di post- acuzie.

La persecuzione di cui è fatto oggetto il nostro collega e la nostra organizzazione è ormai chiara a tutti, così come chiaro è il motivo e l’obiettivo di essa: l’isolamento e il licenziamento di chi in questa struttura non solo non accenna ad abbassare la testa, ma continua a denunciare con fermezza le scelte scellerate della nostra dirigenza e la politica di lacrime e sangue che essa con la complicità interessata di zelanti servitori porta avanti sulla pelle di lavoratori e malati cui vengono negati sempre più diritti e dignità.

Strumento consapevole di questa persecuzione è ancora una volta il Capo Dipartimento Clinico, quel dott. Antinori che non più di un mese fa riteneva il nostro collega talmente pericoloso da chiedere il suo allontanamento da tutti i reparti e il confinamento in servizi in cui non fosse a contatto con l’utenza. Ora, invece, egli individua in quel soggetto, in base a quali criteri non ci è dato sapere, la persona con le capacità idonee a prestare servizio nell’unico reparto in cui al momento, ulteriore incongruenza evidentemente trascurabile, l’organico è al completo!

Ma forse la contraddizione del dott. Antinori non è poi così difficile da comprendere! Forse, molto semplicemente, la solidarietà espressa ad Edoardo ha costretto chi è stato tanto spudoratamente smascherato ad un, ugualmente sporco, cambiamento di tattica !

Ma ogni cosa ha il suo risvolto positivo: ancora una volta i lavoratori onesti dello Spallanzani hanno potuto sperimentare la protervia di personaggi che si ritengono così intoccabili da violare quotidianamente la legge e compiere quotidianamente ogni sorta di abuso, ma che chiedono in cambio il rispetto di tutte le norme, l’educazione e la correttezza, che secondo noi spetta invece solo a chi è pronto a riconoscerci pari dignità! Così chi si riunisce in un reparto diverso dal proprio che però obbligatoriamente diventa anche nostro quando a questi signori serve di “tappare i buchi”, viene invitato ad andarsene con l’ausilio delle forze dell’ordine e di vigilantes costretti ad espletare funzioni che non competono loro; così dirigenti pagati per rispondere di precise responsabilità si sottraggono ad esse , scappano o mostrano tutto il loro disprezzo per lavoratori che pretendono di essere ricevuti ed ascoltati.

Si rinchiudono nei loro lussuosi uffici, che vorrebbero interdirci, ci mostrano la loro tracotanza, anteponendo a noi priorità che consistono sicuramente nello studiare i modi per sfruttarci ancor meglio nell’interesse della scienza e del profitto! Ma noi a questi signori rispondiamo entrando nei reparti, in tutti i reparti; negli uffici; difendendo i nostri spazi perché lo Spallanzani è ancora il nostro ospedale, è un ospedale che appartiene ancora a tutti coloro che vi lavorano, a tutti i malati, e alla popolazione tutta !

Non esiste ancora una “REPUBBLICA SPALLANZANI” e continueremo a lottare per difendere quei diritti e quelle conquiste che tanti lavoratori prima di noi hanno strappato, anche a costo della propria vita, agli aguzzini della nostra classe!

Solidarietà ad Edoardo!
Per il ritiro immediato del trasferimento!
Contro ogni abuso!
Per la difesa di una sanità pubblica
!

Roma 16.01.04

Cobas Spallanzani

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