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(30 Settembre 2012) Enzo Apicella
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In Senato si vota contro futuro e lavoro, nelle piazze si protesta

Studenti e ricercatori contestano Van Rompuy a Fiesole

(12 Novembre 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

11/11/2011 – [RCA News] - Nel giorno del via libera dell'aula del Senato alla “Legge di Stabilità”, che passa ora a Montecitorio dove l’ok definitivo arriverà entro sabato sera, è esplosa in tutto il paese la protesta dei giovani e degli studenti. Nelle stesse ore in cui da Bruxelles continuavano ad arrivare “sollecitazioni” perché le misure antipopolari siano prese entro la fine della settimana, il presidente del Consiglio dell'Unione europea, Herman Van Rompuy, presente all' inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto universitario europeo a Fiesole, ha affermato che l'Italia "ha bisogno di riforme, non di elezioni". Ma il suo discorso è stato interrotto dalle contestazioni, quelle degli studenti e dei ricercatori 'indignati' contro la mancanza di democrazia dell'Ue e contro le misure lacrime e sangue imposte dalle istituzioni europee.

Intanto a Pisa, decine di universitari precari hanno bloccato uno dei lungarno del centro, davanti all'hotel Victoria dove nel pomeriggio, intorno alle 18, era atteso il ministro del Welfare Maurizio Sacconi per la presentazione del suo libro. I manifestanti, controllati a vista da un imponente servizio d'ordine, hanno deciso di accamparsi con banchetti, tavoli e sedie. Ore di protesta anche a Roma, dove le forze dell'ordine hanno bloccato il corteo di manifestanti in via Flavia, dove gli studenti che erano partiti da via XX Settembre, dove c'è la sede del ministero dell'Economia, avevano sfilato in alcune traverse del centro, diretti al ministero del Lavoro. I manifestanti sono giunti all'incrocio tra via Flavia e via Quintino Sella, dove hanno trovato un cordone di forze dell'ordine in tenuta anti sommossa e un blindato a sbarrare la strada. Il sindaco, Gianni Alemanno, ha invitato la polizia “a intervenire con la massima determinazione perché questa e' la strada per il caos generalizzato". Le organizzazioni universitarie, intanto, con lo slogan "Occupy Sapienza" hanno organizzato tre giorni di incontri su cultura, politica ed economia e concerti in vista del corteo indetto il 17 novembre per la giornata mondiale di mobilitazione studentesca, che muoverà da piazzale Aldo Moro per attraversare la città. A Bologna è comparsa una gigantesca "V" arancione disegnata con la bomboletta sull'asfalto a pochi passi dalla sede bolognese di Equitalia. E' con questo simbolo (quello di V per Vendetta) che si è concluso il corteo dei tremila studenti medi bolognesi scesi in piazza per la giornata internazionale di mobilitazione studentesca. "Quella di oggi è un'azione simbolica, Equitalia, ma noi torneremo, te lo diciamo fin da ora, torneremo e ci vendicheremo", urlava uno studente al megafono sotto alle sede della società di recupero crediti. A Palermo una cinquantina di studenti di #OccupyUniPA hanno occupato i locali dell'agenzia interinale G-group di via Cavour. I manifestanti hanno eretto un "muro" simbolico all'ingresso per esprimere "rabbia contro la precarietà della vita di tutti i giorni e l'impossibilità di crearsi un futuro in una situazione di crisi economica come quella attuale ormai quasi al limite del default". Dopo l'occupazione dell'agenzia di lavoro interinale, gli studenti di #OccupyUniPA insieme con un gruppo dello studentato autogestito Anomalia, in tutto una cinquantina, hanno dato vita ad una nuova azione di protesta occupando simbolicamente i locali dell'Hotel Patria, storico hotel di proprietà dell'Università, "la cui destinazione d'uso - spiegano in una nota - era quella di diventare uno studentato, che di fatto non è mai stato realizzato. Hotel Patria è divenuto quindi il simbolo della gestione del Rettore Lagalla fatta di tagli e sprechi a cui gli studenti hanno risposto inaugurando pochi giorni fa lo 'studentato Anomalia' interamente autogestito". Dai locali dell'hotel Patria gli studenti hanno calato uno striscione con su scritto "Occupiamoci di Palermo contro tagli e sprechi per un nuovo welfare". Anche a Milano, questa mattina, si sono scatenate le proteste contro la crisi e a favore della scuola pubblica. Nel mirino la sede centrale di Unicredit e gli uffici del parlamento europeo. Appuntamento, quindi, al prossimo 17 novembre, per rivendicare il diritto al futuro. [RCA News]

Radio Città Aperta - Roma

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