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Dove volano i salami

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(2 Maggio 2010) Enzo Apicella
Arrestati undici 'Falchi' della polizia di Napoli, per aver "ripulito" il carico di un tir rapinato

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La diffamazione e la repressione non fermeranno il movimento NO-TAV.

Solidarietà a Giuseppe Tiano. Liberare immediatamente tutti i fermati.

(28 Gennaio 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it

Da anni cerchiamo di dimostrare alla popolazione quanto false e strumentali siano decine di inchieste su cittadini rei esclusivamente di impegnarsi quotidianamente nel sociale e tentare di trasformare questa società. Oggi, con il blitz della polizia e l'accusa di violenza a Giuseppe Tiano, sindacalista e attivista di movimento, abbiamo la prova palese ed oggettiva di quanto queste inchieste siano semplicemente ridicole.

Manifestiamo la nostra solidarietà piena e convinta a tutti i cittadini del Movimento No-Tav che stamattina sono stati fermati o addirittura arrestati, in una delle ormai consuete goffe iniziative di qualche dirigente di Polizia o magistrato in cerca di gloria.

La violenza clamorosa ed autoritaria con cui i cosiddetti "tutori dell'ordine" hanno privato della libertà ben 26 cittadini lungo tutto il paese è stata giustificata col solito escamotage della "custodia cautelare", con cui lo Stato si concede la libertà di arrestare chiunque in qualunque momento.

È ormai evidente come i "tutori dell'ordine" siano in realtà, di fatto, tutori del privilegio, coloro che massacrano studenti e lavoratori in piazza, gli stessi che manganellano madri e padri di famiglia pescatori esasperati dai Governi degli ultimi 20 anni, gli stessi che provano a colpire movimenti popolari e di difesa dei diritti come il Movimento No Tav.

Per comprendere che questi metodi fascisti siano a sostegno di teoremi improbabili basta vedere chi sono gli accusati di questa nuova farsa, a partire da un cittadino attento, pacifico e sensibile come Giuseppe Tiano, sindacalista ed attivista di movimento, vicino da sempre alle istanze della gente della nostra regione, da tempo solidale con tutte le battaglie di civiltà intraprese nel nostro territorio, strenuo difensore dei diritti dei lavoratori.

Nella nostra città ne abbiamo viste di queste goffe manovre: dalle accuse fantascientifiche per il G8 di Genova (tutte decadute) alle accuse per il movimento universitario in occasione della venuta del Presidente Napolitano, faccenda non ancora conclusa, quando gli studenti hanno commesso il grave reato di manifestare la loro presenza e la loro libertà di parola nella loro casa, l'Unical, al cospetto di corpi armati e sorvegliati da cecchini sul tetto.

Da sempre la violenza nei confronti dei cittadini più attenti viene associata alle accuse più insostenibili e distanti dalla realtà.

Oggi, mentre il Governo continua a tartassare con finanziarie di lacrime e sangue la povera gente, la goffaggine con cui lo Stato cerca di zittire uomini e donne che non è riuscito ad addormentare con la televisione presenta un tassello in più, che dimostra una volta ancora la palese mala-fede.

Queste manovre non ci ostacoleranno, e ci dimostrano invece di essere dalla parte del giusto.

Le forze dell'ordine rilascino immediatamente le persone poste in stato di fermo.

A loro, a Giuseppe ed a tutti gli attivisti coinvolti in queste pseudo-indagini, oltre alla solidarietà intendiamo inviare un messaggio forte e chiaro: non abbiate paura perché non siete soli, continueremo fianco a fianco a lottare insieme per il futuro di questa terra.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
Sezione Provinciale di Cosenza "Adolfo Grandinetti"

Fonte

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