">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Esopo ad Assisi

Esopo ad Assisi

(26 Settembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

FARC-EP: lettera aperta a Martin Torrijos

(18 Maggio 2004)

Signor Presidente
Martín Torrijos Espino
Città di Panamá
Repubblica di Panamá

Eccellentissimo Signor Presidente:

Le giunga un saluto rivoluzionario dalle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, FARC-EP. Saluto che estendiamo ai dirigenti e militanti del Partito Rivoluzionario Democratico (PRD), che unitamente ad Omar Torrijos conquistarono la sovranità del Canale di Panamá. Il fatto politico di cui si è reso protagonista il popolo panamense nelle ultime elezioni, mostra che gli ideali di Omar Torrijos continuano ad essere vivi ed attuali in sua memoria. Vogliamo riferirci a questo degno panamense e latinoamericano con le parole di José Martí: "Non è che gli uomini facciano i popoli, anzi, sono i popoli che nel loro momento di genesi si fanno vibranti e vittoriosi in un uomo".

E' molto importante che uno dei figli di Omar Torrijos sia arrivato alla Presidenza della Repubblica. Poche volte, nella storia dei nostri popoli, si è presentato un tale fenomeno, che vediamo con entusiasmo e speranza. Che un familiare di un martire per la causa della libertà, dell'indipendenza, della sovranità e della giustizia sociale arrivi ad essere primo mandatario del paese, ha un profondo significato politico e racchiude pure un gran impegno nei confronti delle speranze del popolo che lo ha eletto.

Quanto detto è in sintonia con il cammino intrapreso dalla nostra Patria Grande, l'America Latina, agli albori di questo nuovo secolo: il risorgere della lotta dei nostri popoli per nuove forme di convivenza, nuovi costumi politici, nuove forme di potere e di governare, nuove istituzioni, nuove relazioni internazionali e d'integrazione tra i paesi della regione, ossia, una nuova alba per l'America Latina ed i Caraibi.

Come si potrebbe non accorgersene nel suo amato paese, Panamá, in Bolivia, Colombia, Ecuador, Peru, Venezuela, Argentina, Cile, Brasile, Uruguay e Paraguay così come in America Centrale e nei Caraibi. Tutti paesi i cui popoli stanno avanzando guidati dagli ideali del nostro Padre comune, il Libertador Simón Bolívar, così come da José Martí, Sandino, Farabundo, Manuelita Sáenz, Anita Garibaldi, Antonia Santos, Policarpa Salavarrieta, Manuela Beltrán, José Artigas, San Martín, Morelos, Frei Caneca, Luis Carlos Prestes, Salvador Allende, Omar Torrijos, e cioè, da tanti e tante il cui esempio ispira la nostra lotta per toglierci da addosso il giogo dell'impero statunitense per poi aprire le porte della seconda e definitiva indipendenza. E' possibile? Rivolgiamo lo sguardo verso Cuba socialista: lì sta la risposta!

Nelle FARC-EP abbiamo, ben definita, la nostra Politica di Frontiere, di obbligatorio compimento per tutti i guerriglieri della nostra organizzazione, al fine di contribuire all'unità di tutti i popoli dei nostri paesi, intesa come un fattore strategico nello sforzo comune di raggiungere la pace con giustizia sociale e rinforzare la convivenza pacifica, che è un requisito di grande utilità nelle relazioni di buon vicinato. Per tali ragioni riaffermiamo il rispetto del diritto all'autodeterminazione dei popoli, alla sovranità territoriale ed al mantenimento delle migliori relazioni di amicizia con i nostri vicini, giacché, come disse Simón Bolívar, "siamo un solo popolo".

Le auguriamo, Signor Presidente, i maggiori e migliori successi nel suo governo, per ottenere i quali conta sulle bandiere di suo padre, issate sulle aste del Partito Rivoluzionario Democratico. Com'è risaputo, conterà sull'appoggio deciso del popolo se questo troverà spazi reali di partecipazione nella gestione, attraverso cui spera di veder risolti i suoi problemi e soddisfatti i suoi diritti. Indubbiamente dovrà affrontare difficoltà, e non poche, perché portare avanti un'amministrazione le cui decisioni politiche facciano valere e vivere i diritti delle maggioranze escluse, genera contraddizioni tra queste ed i pochi che hanno sempre avuto tutto al costo della miseria delle maggioranze stesse.

Montagne della Colombia, maggio del 2004

Con sentimenti di considerazione ed apprezzamento

COMMISSIONE INTERNAZIONALE DELLE FARC-ESERCITO DEL POPOLO

5612