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Se ero tibetano...

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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Solidarieta' agli operai della Nuova Mistral di Sermoneta (Latina)

in lotta contro i licenziamenti e la chiusura definitiva della fabbrica.

(29 Maggio 2004)

AGLI OPERAI E ALLE RSU DELLA NUOVA MISTRAL DI SERMONETA

Ci risiamo, in provincia di Latina, continua la chiusura di fabbriche, il licenziamento mascherato di operai e l'arroganza di padroni che gettano sulle spalle degli operai gli effetti della crisi industriale interna e internazionale.

Quello che si sta ripetendo alla Mistral in questi giorni, lo si e' visto nel territorio pontino e anche in tutta Italia, in questi mesi e anni.
Ricordiamoci della Goodyear di Cisterna, della General 4 e della Mistel di Pomezia, della Copel di Latina, dei 244 operai e operaie del cravattificio Pompei di Formia, alla Aprilia ingranaggi, al lanificio Privernum, per non parlare di grosse realta' come la Marconi Communications di Cisterna di Latina.

I padroni chiudono, falliscono, gli operai al massimo riescono a prendere la cassa integrazione, sperando di rivedere aperta la fabbrica, magari con qualche intervento statale o degli enti locali.

Invece, accade piu' spesso che i soldi della cassa integrazione non arrivano e se arrivano , questo accade dopo mesi o anni ( cravatttificio pompei, lanificio lanuvium di priverno, nuova dublo di latina scalo, lares tecno dell'aquila, etc).

Le 'speranze' degli operai e dei sindacati in qualche intervento statale e amministrativo sta rimanendo sempre piu frustrato. Lo stato non presenta neanche piani industriali minimi a grandi aziende: si veda la faccenda della Flextronics e della lares tecno de l'aquila, le 'difficolta' di presentare un piano articolato per l'Alitalia.

Lo stato e' capace, come nel passato, di dare soldi a pioggia a padroni che 'prendono i soldie scappano' mettendo in strada gli operai.
Sperare come si fa normalmente , nella richiesta di fallimento, per recuperare un po' di soldi, e' un'operazione rischiosa e che e' fallita in altre occasioni o che sta andando male per gli operai: vedi ancora il cravattificio pompei di formia, sempre il fallimento della lares tecno e adesso del gruppo finmek a livelllo nazionale.

I sindacati si devono impegnare a fare azioni di lotta, a mobilitare gli operai. Senno' non si capisce che compito hanno.

Perche' solo resistendo nel posti di lavoro, non facendo chiudere le fabbriche , come e' successo per esempio alla ex innocenti di milano, passata poi alla manzoni, dove gli operai hanno impedito con una lotta durata più di un anno tra una cosa e un' altra la chiusura della loro fabbrica o nella lotta degli operai ex goodyear che hanno imposto con la mobilitazione la ricerca di un nuovo padrone , o per altri versi la lotta degli operai delle acciaierie di terni e della fiat dii melfi, dove si sono imposti sulle divisioni e cedimenti sindacali, si riescono a salavare i posti di lavoro.

Operai, altre vie non ce ne sono, se non quella di collegarsi tra operai che hanno lo stesso problema, imparando dalle sconfitte passate, imponendo la presenza operaia anche con l'indizione di scioperi locali e generali contro i licenziamenti e le chiusure delle fabbriche.

SOLIDARIETA' CON GLI OPERAI DELLA NUOVA MISTRAL DI SERMONETA!

NO AI LICENZIMENTI ! RIAPERTURA DELLA FABBRICA COSTI QUEL CHE COSTI!


Roma, 25 maggio 2004

Lavoratori dell'Associazione per la liberazione degli operai- Operai Contro di roma

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