">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

25 Aprile

25 Aprile

(25 Aprile 2010) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Ora e sempre Resistenza)

Facciamo del 25 aprile una giornata di lotta contro l’offensiva reazionaria

(22 Aprile 2012)

Il prossimo 25 aprile, che i comunisti, i rivoluzionari, gli antifascisti e tutti i sinceri democratici devono celebrare in modo non rituale, ma sostanziale e combattivo, cade in una fase particolare.



Il prolungarsi della crisi economica del capitalismo si traduce in un considerevole rafforzamento della reazione politica. La borghesia per “risanare” il suo regime di sfruttamento peggiora sistematicamente le condizioni di vita e di lavoro della classe operaia e delle masse popolari. Allo stesso tempo porta avanti la trasformazione reazionaria dello Stato per aggravare la loro oppressione politica ed economica.



Nel nostro paese, dopo la bancarotta del governo Berlusconi, è ora il governo Monti-Napolitano, il quale gode dell’appoggio di un ampio fronte borghese, che va dalle destre ai liberal-riformisti, lo strumento scelto dal grande capitale per scaricare sulle spalle della classe operaia, degli altri lavoratori, delle donne, dei giovani, dei migranti, tutto il peso della crisi e portare avanti l’offensiva reazionaria.



Il varo di un “governo tecnico”, senza mandato popolare e con ristrette basi di consenso di massa, la sempre più marcata tendenza alla repubblica di tipo presidenziale, lo stravolgimento, di fatto e di diritto, della Costituzione del 1948 (per ultimo, la modifica dell’art. 81, che inserisce l’obbligo del pareggio di bilancio), sono sintomi della degenerazione della democrazia borghese, del suo graduale trapasso in dittatura aperta dell’oligarchia finanziaria.



In questo processo involutivo ed antidemocratico un ruolo particolare è svolto dal monopolio Fiat, vero e proprio battistrada della reazione e del nuovo fascismo, con la sua politica di smantellamento dei diritti e di soppressione delle libertà in fabbrica.



Sul fronte internazionale, l’offensiva reazionaria si sviluppa invece nell’aumento dell’attivismo dell’imperialismo italiano nei vari teatri di guerra, nell’aumento delle spese militari e nella preparazione alla guerra imperialista.



L’acuirsi delle principali contraddizioni del capitalismo, l’impoverimento di vasti strati di lavoratori, determina l’impossibilità di mantenere la pace sociale. La lotta di classe degli sfruttati si intensifica. La classe dominante, incapace di fornire delle risposte alle numerose rivendicazioni economiche e politiche delle masse lavoratrici intensifica la repressione, passa ad adottare metodi fascisti di oppressione della classe operaia.



Questa fascistizzazione si manifesta oggi soprattutto negli sforzi rivolti a sottrarre agli operai il diritto di organizzazione in fabbrica, di sciopero, di tutela contro i licenziamenti arbitrari e illegittimi. Gli stessi apparati burocratici dei sindacati corporativi vengono trasformati in apparati di crumiraggio e di divisione della classe operaia.



Di fronte all’inasprirsi della lotta di classe, il capitale finanziario rilancia e alimenta il fascismo come sistema di dominio e braccio armato della borghesia. I gruppi fascisti godono di sempre maggiori finanziamenti e coperture politiche, sviluppano una lurida demagogia per penetrare negli strati popolari. Il loro rafforzamento è possibile grazie alla diffusione del nazionalismo, del razzismo, dello sciovinismo da parte dei gruppi dominanti, ma anche grazie allo “sdoganamento” operato dai riformisti e dai socialdemocratici. Mentre continuano le provocazioni e le aggressioni agli antifascisti, ai giovani, ai democratici, si continua ad addormentare la vigilanza di massa nella lotta contro il fascismo e la reazione politica. Da parte sua lo Stato borghese garantisce la protezione e l’impunità delle azioni fasciste. Cosa significa l’ennesima assoluzione per le stragi fasciste, come quella di Brescia? Significa che il pericolo del fascismo è reale.



La battaglia contro la reazione politica ed il fascismo è un terreno di lotta fondamentale nella situazione attuale. Essa sarà tanto più vittoriosa quanto saprà uscire dall’ufficialità cerimoniale, quanto più sarà condotta dal fronte unico di lotta degli sfruttati, per la difesa intransigente di loro interessi e diritti, contro tutte le forme della dittatura borghese, contro tutte le misure reazionarie. Attorno ad esso deve costituirsi il più ampio fronte popolare antifascista e antimperialista.



Questa battaglia non va considerata come fine a se stessa, senza rapporto con la lotta contro il sistema capitalistico nel suo complesso.



La lotta contro il fascismo e la reazione politica non può infatti esaurirsi nella difesa della democrazia, dei diritti e delle libertà dei lavoratori - tanto più necessaria in questa fase - ma deve svilupparsi affermando la necessità di una via di uscita rivoluzionaria dalla crisi del capitalismo, per farla finita con questo sistema marcio. Dobbiamo puntare a recidere una volta per sempre la radice del fascismo e della reazione politica: l’imperialismo.



Questo è il senso con cui noi marxisti-leninisti vogliamo celebrare il prossimo 25 aprile, attualizzando la volontà della parte più avanzata della Resistenza di conquistare una società in cui il potere sia nelle mani della classe operaia.



· Lottiamo uniti contro la reazione borghese e la guerra!

· Difendiamo i diritti e le libertà dei lavoratori!

· Basta con la repressione antioperaia e antipopolare!

· Scioglimento delle organizzazioni fasciste e chiusura dei loro covi; autodifesa proletaria!

· Viva la Resistenza, viva i partigiani!

· Avanti nella lotta per il socialismo, ricostruiamo il Partito comunista
!




Aprile 2012

Piattaforma Comunista

3919