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(17 Luglio 2004)
Il 1° Luglio il giudice del Lavoro di Rovereto con ordinanza esecutiva annulla il licenziamento di Petru Dragus, camionista e rappresentante sindacale della Confederazione Cbas, imponendo all'Arcese Trasporti Spa la sua immediata riassunzione e il pagamento degli arretrati spettatigli dal 10 Maggio (data del licenziamento).
Petru è conosciutissimo in tutta la zona per la sua intransigente battaglia nei confronti dell'Arcese Spa, una delle ditte più importanti di autotrasporto che ha fatto fortuna e profitto sul super sfruttamento dei dipendenti. Tutte le assunzioni sono ormai a tempo determinato, è stato introdotto il cottimo, gli autisti vengono pagati a chilometro, sono tartassati continuamente da multe e provvedimenti disciplinari fino al licenziamento, sono soggetti a orari schiavistici e costretti a viaggiare con fogli di ferie falsi e doppi cronotachigrafi, sottoposti ad uno stress pesantissimo che provoca l'incremento di incidenti spesso mortali. Il tutto con la sudditanza e il silenzio complice di CGIL-CISL-UIL.
Ma l'arroganza del padrone Arcese non può tollerare che Petru e la sua strenua resistenza allo sfruttamento e alle prevaricazioni siano diventati un simbolo e un esempio per gli altri lavoratori e che la legittimità della sua lotta sia riconosciuta anche dal tribunale.
Per questo Eleuterio Arcese, ritenendosi al di sopra della legge e calpestando ogni diritto, si rifiuta di far rientrare Petru al suo posto di lavoro, comminandogli, il 5 Luglio, del tutto arbitrariamente cinque giorni di sospensione a cui ne ha aggiunti altri cinque il 12 Luglio.
Le angherie e la persecuzione che stà subendo Petru non costituiscono un caso isolato, poiché anche nella sede torinese di Arcese altri arbitrari provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento, colpiscono gli autisti.
Arcese ritiene che i lavoratori siano delle merci, da consumare e buttare via, non sopporta che ci sia chi ha il coraggio di alzare la testa e rivendicare i propri diritti.
Ma il padrone delle ferriere Arcese sbaglia i suoi conti: la corenza e la dignità di Petru suscita sempre maggiri simpatie tra gli altri camionisti che si stanno organizzando collettivamente per costruire vertenze e battaglie sindacali e legali per l'affermazione dei diritti negati da parte di Arcese.
In lotta petru e gli altri lavoratori non sono soli. La Confederazione Cobas è incondizionatamente al loro fianco.
Arcese sarà costretto ad abbassare la cresta.
COBAS DEL LAVORO PRIVATO
Aderente alla Confederazione Cobas
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