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Una firma per Abdullah Ocalan

(23 Settembre 2012)

Abdullah Ocalan, leader kurdo, è in carcere a Imrali dal 1999. Dal 27 luglio 2011 non si hanno più notizie di lui: i colloqui con i suoi avvocati vengono sistematicamente negati da oltre un anno.
Parte una nuova campagna di firme per chiedere la libertà del leader kurdo e degli altri prigionieri politici in Turchia.
www.freeocalan.org
Iniziativa Internazionale “Libertà per Abdullah Ocalan – Pace in Kurdistan”, Colonia
La questione kurda riguarda l’Irak, l’Iran, la Siria e in particolare la Turchia e rappresenta uno dei grandi problemi tutt’ora irrisolti del Medio Oriente. Il conflitto tra lo Stato turco e il movimento di liberazione curdo continua ancora. In questo conflitto fino ad ora hanno perso la vita più di 40.000 persone. Circa 4500 villaggi sono stati evacuati o distrutti, milioni di uomini e donne trasformati in profughi.
E' noto che un processo di pace ha bisogno di personalità forti, che siano in grado di convincere le proprie comunità a perseguire una soluzione dei conflitti seguendo una via pacifica. Alcuni esempi sono Nelson Mandela, Gerry Adams, José Ramos-Horta ed Aung San Suu Kyi. Ocalan appartiene indubbiamente a questo tipo di persone. E' merito suo se negli ultimi anni il movimento di liberazione kurdo ha spostato l’attenzione da soluzioni di tipo militare a soluzioni di tipo politico.
Dal 1993 i governi turchi hanno cercato contatti con Ocalan, riconoscendo così il suo ruolo chiave per una soluzione del conflitto. L’attuale governo Erdogan ha condotto trattative con Ocalan per due anni e mezzo, ma nel luglio 2011 ha interrotto questo processo. Erano già stati costituiti dei protocolli che tra l’altro prevedevano un piano graduale di misure per la costruzione della fi ducia reciproca, fino alla deposizione delle armi sotto sorveglianza internazionale. Nella soluzione di questo problema, Abdullah Ocalan con le sue proposte e in particolare con la sua “roadmap”, ha un importanza decisiva.
A questo si aggiunge il fatto che la maggioranza dei curdi e delle curde lo sostengono. Nel 2006/2007, 3.5 milioni di kurde e kurdi si sono pronunciati con la propria firma per Ocalan come loro rappresentante politico.
Tutto ciò lo rende indispensabile e ne fa una figura chiave per una soluzione di pace. Questo ruolo tuttavia non può svolgerlo dal carcere, dove le sue possibilità di comunicazione sono estremamentelimitate. Spesso, come anche in questo momento, si trova in una condizione di isolamento totale dal mondo esterno.
La libertà di Ocalan è necessaria per spezzare la logica militare del conflitto ed orientarlo verso trattative pacifiche.
Sostieni la campagna sul sito internet
www.freeocalan.org
Iniziativa Internazionale “Libertà per Abdullah Ocalan – Pace in Kurdistan”, Colonia

Orsola Casagrande - ilmanifesto.it

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