">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Milano: al Leone XIII non vogliono extracomunitari come addetti alle pulizie

Gettati sulla strada tredici lavoratori del settore pulizie dopo anni di servizio

(7 Settembre 2004)

L'Istituto "Leone XIII" ha disdetto il contratto di appalto per le pulizie alla "Interservice" per affidarlo alla ditta "Speranza".

Secondo uno dei dirigenti della ditta che ha il nuovo appalto tutto dipende dal fatto che "la dirigenza della scuola non vuole quei lavoratori". In una Milano sempre più multietnica è possibile che dodici lavoratori egiziani e una eritrea restino senza lavoro dopo ben tredici anni di servizio per il semplice fatto di essere extracomunitari? Parrebbe di sì. L'Istituto Leone XIII ha disdetto il contratto di appalto per le pulizie alla "Interservice" per affidarlo alla ditta "Speranza": il fatto non costituisce reato e sarebbe dunque poco degno di nota se non fosse che la ditta subentrante, la "Speranza", violando tutte le norme di legge e di contratto non si fosse rifiutata di assorbire gli addetti che già lavoravano presso il "Leone XIII".

Guido Trifiletti, segretario regionale CUB ha contattato la "Speranza" per capire le ragioni e Massimo Manfredini, uno dei dirigenti della ditta che ha il nuovo appalto ha fornito come unica spiegazione il fatto che "la dirigenza della scuola non vuole quei lavoratori". "Ho naturalmente contattato il Leone XIII e chiesto più volte di parlare con il dottor Gulinatti per capire se questa affermazione di Massimo Manfredini corrispondesse a verità, ma non mi hanno mai risposto - afferma Guido Trifiletti - e quindi la FlaicaUniti CUB, insieme ai lavoratori, ne deduce che le possibilità sono due: o questa è una scusa messa in campo dai rappresentanti dell'Impresa "Speranza" per non farsi carico del destino di 13 lavoratori e la dirigenza dell'Istituto non è coinvolta, o si tratta di puro e semplice razzismo".

La FlaicaUniti CUB insieme ai lavoratori chiede alla dirigenza del LEONE XIII di smentire l'affermazione di Massimo Manfredini e di risolvere in modo positivo la vicenda dei 12 lavoratori egiziani e della lavoratrice eritrea ingiustamente finiti sulla strada dopo 13 anni di servizio. I lavoratori, insieme alla FlaicaUniti CUB, stanno in questo momento (a partire dalle ore 15) presidiando l'Istituto per protestare e ottenere maggiori informazioni e chiarimenti sulla vicenda.

4453