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Pomigliania

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(24 Giugno 2010) Enzo Apicella
Mentre la Lega rilancia la secessione della Padania, gli operai di Pomigliano fanno fallire il plebiscito richiesto dalla Fiat.

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FIAT POMIGLIANO: “RILANCIARE LA MOBILITAZIONE UNITARIA DEI LAVORATORI A PARTIRE DALLA PARTECIPAZIONE DEI CASSA INTEGRATI ALLE PROSSIME ASSEMBLEE DI FABBRICA

(4 Aprile 2013)

ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE - 1° MAGGIO A POMIGLIANO

In Fiat stentano adeguati livelli di mobilitazione e le iniziative sindacali diventano “simboliche” e compatibili allo “schema Marchionne”, già adottato dal governo Monti e influente sugli assetti politico-istituzionali presenti e futuri.

La “guerriglia giudiziaria” della FIOM (a impatto mediatico e scarsi risultati pratici separa un centinaio di iscritti di questo sindacato dagli oltre 5.000 addetti in Fiat e da quelli dell’indotto) è “sintomo e concausa” del disfacimento della FIOM stessa.

La pretesa di tenere fuori dalla fabbrica i lavoratori in cigs in occasione delle assemblee del prossimo 11 aprile viola il “diritto di partecipazione sindacale” che fa capo ai lavoratori iscritti al ‘libro matricola’ e che è “solamente azionabile” dai sindacati.

Il fallimento di Fabbrica Italia con il ripristino di FGA è un mero “escamotage” per rimandare di un anno i tagli occupazionali. Lo conferma la “divisione a spezzatino” dei reparti (addetti alla produzione Panda, rotazione su se stessi dei cassintegrati, mancata proroga della cigs per Nola e prossima esternalizzazione del reparto, lo scaricabarile degli addetti ex Ergom, la crisi dell’indotto ecc.).

La struttura provinciale dello Slai cobas, nella riunione pubblica di venerdì 5 aprile avvierà le ‘tappe’ di “quella mobilitazione operaia indispensabile per in Fiat e a livello generale”.

Fondamentale l’assemblea del 1° maggio che si terrà nell’Aula Consiliare del Comune di Pomigliano d’Arco, già promossa dal comitato delle mogli degli operai, e rivolta non solo ai lavoratori Fiat ma anche a tutte le organizzazioni sindacali, sociali e politiche disponibili a (e dei lavoratori in generale) quale “Questione di Classe” per ricostruire idonei strumenti sindacali e politici all’altezza della situazione. Iniziativa (l’assemblea del 1° maggio) tra l’altro prevista con forti risvolti internazionali e che sarà determinante per per l’avvio della mobilitazione operaia.


4/4/2013

Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco

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