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(22 Ottobre 2012) Enzo Apicella

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Napolitano rieletto per continuare la politica
di austerità e di guerra del capitale finanziario
Rilanciamo la mobilitazione operaia e popolare!

(23 Aprile 2013)

In un quadro di profonda crisi economica e politica Giorgio Napolitano è stato rieletto al
Quirinale. Un fatto inedito, espressione del declino dell’imperialismo italiano e della
disgregazione della democrazia borghese.
L’implosione del PD - un apparato elettorale e di potere che supporta il capitalismo ed
ignora le aspirazioni operaie e popolari al cambiamento - è un aspetto di questo processo,
che si esprime nella trasformazione reazionaria dello Stato, nella falsificazione del
parlamentarismo, nella soppressione delle libertà e dei diritti della classe operaia.
Il PD non ha voluto eleggere Rodotà, perché il giurista liberal-democratico aveva criticato
il patto di stabilità UE e le misure economiche che affossano i principi costituzionali.
Serviva a tutti i costi sbloccare la situazione, eleggendo un presidente gradito ai “mercati
finanziari”, agli USA, all’UE e al Vaticano, alle destre di Berlusconi, un difensore dello status quo, dei privilegi e delle posizioni di rendita dei corrotti partiti della borghesia. Un partito disfatto e una classe senza speranze nell’avvenire non potevano che ritrovarlo in “Re Giorgio”, che aveva imposto il governo “tecnico” di UE-BCE-FMI.
Il programma che Napolitano continuerà a garantire dal Quirinale è la politica di austerità
e di guerra, cioè l’Agenda Monti uscita sonoramente sconfitta dalle elezioni, l’intensificazione dell’offensiva capitalista e della repressione contro la classe operaia.
Allo stesso tempo il reincarico a Napolitano è l’ennesima dimostrazione che i vecchi partiti
parlamentari, in lizza fra di loro su questioni secondarie, sono tutti d’accordo sulle questioni vitali del dominio borghese e si comportano come un solo partito a difesa degli interessi del capitale e delle sue istituzioni, sempre più distante dalle masse.
Ora si profila un governo d’assalto della borghesia, appoggiato da banchieri, industriali e
vertici sindacali collaborazionisti, che approverà misure e controriforme antipopolari per
continuare a scaricare tutto il peso della crisi capitalistica sulle spalle dei lavoratori, mentre un pugno di parassiti e di ricchi continuerà ad arricchirsi.
Sono già partite mobilitazioni spontanee in alcune città contro il disegno reazionario del
grande capitale. Proseguiamole ed estendiamole, in modo organizzato!
Tutti in piazza il 25 Aprile, il 1° Maggio e il 18 maggio a Roma con gli operai
metalmeccanici. Diamo vita al fronte unico di lotta contro le politiche di austerità e la
reazione, per un’alternativa di rottura rivoluzionaria con un sistema moribondo.
Realizziamo vere giornate di lotta operaia e popolare contro la reazione vecchia e nuova, la criminale politica di austerità dell’UE e le guerre della NATO, il patto neo-corporativo, per
difendere i nostri interessi politici ed economici, le libertà conquistate a caro prezzo.
Avanti con la lotta di massa per la rivoluzione proletaria e il socialismo, il mondo nuovo
per cui hanno combattuto tanti Partigiani, unica soluzione dei problemi esistenti.
Gli operai, i lavoratori sfruttati devono riprendere la fiducia in se stessi, abbandonando le
illusioni parlamentari e i chiacchieroni piccolo-borghesi funzionali al capitale. La classe
operaia ha la forza per far saltare i piani del capitale spezzando i freni riformisti e forgiando i propri organismi di lotta.
Sotto i colpi della crisi e dell’offensiva borghese lo scontro di classe si inasprirà. E’
necessario e urgente un vero Partito comunista basato sul marxismo-leninismo e
l’internazionalismo proletario, con solide radici nella classe operaia, per preparare e dirigere la lotta degli sfruttati e degli oppressi per abbattere un sistema barbaro e incivile.
Il rafforzamento di Piattaforma Comunista significa il rafforzamento della lotta per la
rottura completa e definitiva dall’opportunismo e la formazione del Partito quale reparto di
avanguardia organizzato e cosciente del proletariato.
21.4.2013

Piattaforma Comunista

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