Capitale, ambiente e salute :: Il saccheggio del territorio

Sulla variante Mariani al piano regolatore di Padova

e in risposta a due interventi dul Mattino di oggi

(27 Ottobre 2004)

Sul Mattino di oggi, 27/10, sono in evidenza l’intervento dell’on. Ruzzante e l’intervista all’ass. Mariani sulla situazione politica che si è creata in città a seguito dell’approvazione della cosiddetta “Variante Mariani”. L’on. Ruzzante rivendica per il Sindaco Zanonato il diritto-dovere di governare la città, concetto assolutamente condivisibile specie se esteso a tutte le componenti che fanno parte della coalizione, e prospetta un percorso di confronto condiviso e partecipato, che porti a superare le difficoltà e le divisioni di questa fase politica un po’ “travagliata”.

Poche pagine più in là, l’ass. Mariani mostra invece, sul medesimo argomento, un cipiglio più decisionista e rivendica non solo la bontà del merito, ma anche quella del metodo, arrivando ad affermare che se errore c’è stato, questo va imputato all’ “essersi sbilanciato troppo” nel promettere che avrebbe discusso ed illustrato i progetti in questione.

Probabilmente l’ass. Mariani, non essendo stato eletto dai cittadini ma nominato assessore in base alla “perequazione” tra partiti, non ha in gran stima il concetto di Partecipazione, ma personalmente, come cittadino che si riconosce nello schieramento di centro sinistra e che rivendica il proprio diritto di partecipazione e di critica, non posso non manifestare la mia contrarietà e il mio dissenso di fronte di dichiarazioni di questo genere.

Nessuno nega o si nasconde che l’esercizio del governare comporti decisioni difficili e talvolta impopolari, tuttavia è proprio in queste occasioni che dovrebbero esserci la massima trasparenza e partecipazione, che sono date prima di tutto da una corretta ed obiettiva informazione (ad esempio sulla questione del Basso Isonzo, invece di tante dichiarazioni ai più incomprensibili, perché non fornire ai cittadini tre semplici lucidi sovrapponibili, uno con la situazione attuale, uno con la variante Riccoboni e uno con la variante Mariani?).

Dunque ritornando all’intervento dell’on. Ruzzante, va benissimo ribadire e rilanciare il concetto di unità di tutte le componenti del centro sinistra, che peraltro non si limitano certo ai partiti politici, ma avendo chiaro che vincere una, cento o mille elezioni, non è un obiettivo fine a se stesso, che si esaurisce con l’esercizio del potere come purtroppo spesso in passato è accaduto e talvolta accade ancora, ma uno strumento per cambiare e rendere migliore la realtà nella quale viviamo.

Fabrizio Caberlon dell’ass. Aprile per la Sinistra di Padova