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60 anni di crimini di Israele

Nakba

(15 Maggio 2010) Enzo Apicella
62° anniversario della Nakba palestinese

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    Omaggio ad Arafat

    Arafat, il simbolo della causa palestinese e’ morto.

    (13 Novembre 2004)

    Non ha potuto veder realizzato il sogno per cui ha lottato tutta la vita , ma le nuove generazioni realizzeranno quello scopo in suo nome e di tutti i combattenti morti per quella nobile causa.

    Se ne va uno dei protagonisti del novecento, del riscatto palestinese, di un popolo ridotto prima dell’OLP, dagli intrighi delle superpotenze, alla condizione di profughi e diseredati.
    Con la nascita dell’OLP i palestinesi ritrovarono la speranza, il focolare , la lotta di Liberazione , che si impose anche con il riconoscimento del seggio all’ONU e decine di delibere sulla legittimità della Terra Palestinese e sul ritiro dai Territori Occupati, mai rispettate da Israele.
    Arafat insieme a Habbash, Hawatmeh e altri , fa parte della cerchia dei vecchi combattenti dell’OLP, che hanno portato alto il vessillo palestinese in un mare di contrasti , dovuti soprattutto ad un mondo arabo debole, diviso, e reticente, che pur ammantandosi della causa palestinese faceva del tutto per affossarla, stante la novità e la spinta rivoluzionaria che esercitava nelle povere masse arabe tanto da mettere in crisi traballanti regimi ; sarebbe bastato agitare l’arma del petrolio , ma le corrotte e dispotiche dinastie arabe hanno preferito e finito di allearsi e soccombere di fronte all’imperialismo USA e al suo lacchè Israele.
    Arafat e la vecchia guardia , nonostante i tanti errori e tragiche vicende , son riusciti a mantenere salda l’unità del popolo palestinese , rafforzata nelle generazioni combattenti la Prima e l’Attuale Intifada : né il Muro dell’apartheid, né i bantustan previsti in Cisgiordania dopo il ritiro da Gaza , né altri sistematici massacri , potranno mai fermare l’anelito di Liberazione vissuto e trasmesso da Arafat fino agli ultimi giorni della sua vita.

    Di fronte a questa perdita è palpabile il disagio della Comunità Internazionale, costretta ad interrogarsi sulle colpe e i perché la vicenda palestinese è lungi dall’essere risolta , basti solo il fatto che anche da morto Arafat pone problemi, tant’è che gli si nega il funerale nella propria Terra !
    Vedremo tante facce eccellenti a Il Cairo per rendere l’ultimo saluto ad Arafat , ma per lo più saranno facce di bronzo e lacrime da coccodrillo , costoro molto hanno fatto per affossare i diritti dei palestinesi e nulla continueranno a fare per ostacolare il colonialismo israeliano , anzi tolto di mezzo Arafat pensano di concludere altri misfatti ai danni dei palestinesi e del Medio Oriente.

    In questi giorni oltremodo tristi per il popolo palestinese e per tutti noi che amiamo quella causa , rendiamo omaggio al combattente Arafat ri innovando l’impegno di sostenere la Liberazione Palestinese fino alla Vittoria : la già prevista Manifestazione Nazionale di Solidarietà con la Palestina e contro il Muro della Vergogna, del 13 novembre a Roma , sarà dedicata ad Arafat ,la cui commemorazione a Roma avverrà proprio come si addice ad un combattente, tra la sua gente !


    Roma,11 /11 / 04

    CONFEDERAZIONE COBAS

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