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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Crisi industriale nella zona pontina del lazio: Nuova Mistral e Cravattificio Pompei

(24 Novembre 2004)

Martedi 30 novembre pv, lo sciopero generale di 4 ore indetto dai sindacati , contro la finianziaria e la politica industriale del governo, per la zona di Latina sarà di 8 ore, cioè dell'intera giornata. Questa decisione è stata presa dalle segreterie dei sindacati a seguito della oramai grave e strutturale crisi industriale della zona pontina, che investe tutti i settori e che ha visto chiudere decine di fabbriche o ristrutturarle.

Tra le fabbriche chiuse da anni, ci sono il cravattificio Pompei di Formia, che occupava fino a due anni fa 244 tra operai e operaie. Sono due anni che questi operai si trovano senza lavororo e senza una prospettiva di un nuovo lavoro, nonostante le promesse di interessamento dei vari enti locali. Venerdi passato ci sono state manifestazioni e proteste di queste operaie e operai oltre agli operai della Nuova Mistral di Sermoneta, anche essi a spasso senza lavoro da più di 3 anni.

L'unica cosa che sembra abbiano ottenuto da questi incontri in prefettura, per gli operai del cravattificio, è la non messa in vendita dell'immobile dove sorgeva la fabbrica, 'unico modo ' per prendere ancora gli ammortizzatori sociali , cioè 600 euro al mese se va bene !

Gli operai della Nuova Mistral invece hanno saputo che la loro cassa integrazione è finita la scorsa primavera mentre loro pensavano di avercela fino a febbraio prossimo . Si sono sbagaliati !

Un rappresentante delle rsu ha affermato che : " siamo senza reddito e aspettiamo anche il pagamento di diversi stipendi arretrati ".

Con l'incontro avvento contemporaneamente a quello per il cravattificio Pompei, si è cercato di premere per la 'dichiarazione di fallimento' . Gli operai in questo modo, dicono che si può recuperare la casa integrazione.

Il 25 novembre pv, si dovrebbe svolgere un ulteriore incontro per cercare di trovare soluzioni lavorative per il futuro. Sembra, ma di chiacchere se ne sono fatte abbastanza, che ci sarebbero degli imprenditori interessati a subentrare alla vecchia proprietà, cosa che permetterebbe di poter salvare 80 operai ancora in cerca di lavoro. Trenta anni fa alla Mistral lavoravano 1300 operai...ora 80 operai non riescono a campare nenache con la cassa inetegrazione. La crisi sta producendo questo e uno sciopero di 8 ore non basta, se non si è intenzionati, come sindacati a respingere accordi al ribasso, cassa integrazione e mobilità che non hanno nessuno sbocco per gli operai, se non quello di rimanere senza soldi e senza lavoro.

Roma, 22 novembre 2004

OPerai Contro-aslo Roma

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