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(7 Dicembre 2012) Enzo Apicella

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Piena solidarietà ai lavoratori della logistica
colpiti dalla repressione padronale e statale!

(22 Novembre 2013)

Volantino distribuito l'altroieri alla Fincantieri di Marghera

pielogistic

Lavoratori/trici,
da cinque anni, a partire dall'area di Milano-Varese per allargarsi poi a quella di Bologna-Piacenza, di grande importanza per il settore, a Padova, a Roma e ad altre città ancora, gli operai della logistica (i facchini) hanno dato vita ad un seguito di lotte intense e partecipate da cui tutti i lavoratori hanno da imparare.
Le condizioni di lavoro nei magazzini dove si smistano le merci per le imprese-giganti della distribuzione (Ikea, Coop, Esselunga, etc.) sono bestiali: orari infernali fino a 15-17 ore consecutive, spesso dati il giorno prima; ritmi da catena di montaggio; mansioni faticosissime con carichi da sollevare che spezzano la schiena; salari da fame; controlli di tipo schiavistico sul modello-Amazon, dove è vietato parlare tra operai; sistematica violazione dei contratti nazionali, e quindi niente pagamento di ferie, tredicesima, malattia, etc.; montagne di salari arretrati non pagati... Si tratta di lavoro dato in appalto a cooperative e a consorzi di cooperative, con una presenza forte di malavita organizzata e di metodi propri di essa, anche quando la facciata dell'impresa è del tutto legale e "pulita"...
Contro questo stato di cose - simile a quello esistente anche negli appalti degli stabilimenti Fincantieri - i proletari della logistica, in maggioranza immigrati, si sono ribellati dando vita ad una catena di scioperi molto combattivi, a volte vincenti, che hanno coinvolto migliaia di lavoratori, e si sono auto-organizzati e organizzati in strutture sindacali come il SI-Cobas, che ne hanno sostenuto e favorito lo sviluppo a scala nazionale.
Per fermare questo crescendo di lotte, il padronato e gli apparati dello stato hanno fatto e stanno facendo ricorso sempre più a una repressione ad ampio raggio. Negli ultimi 7-8 mesi c'è stata una grandinata di attacchi: 51 operai licenziati alla Granarolo, in aprile, per aver fatto due giorni di sciopero; 179 lavoratori denunciati da parte della Granarolo per la stessa ragione, con il questore di Bologna che minaccia gli scioperanti immigrati di togliergli il permesso di soggiorno; a Padova licenziamenti di rappresaglia in un magazzino Despar, decine di provvedimenti disciplinari contro iscritti all'Adl-Cobas, 55 denunce a lavoratori e militanti per avere risposto ad una provocazione mafiosa nel magazzino MTN; foglio di via al segretario del SI-Cobas, Aldo Milani; altri fogli di via e arresti domiciliari per militanti di organismi solidali con le lotte della logistica ... Tutto ciò, con la sistematica complicità di CGIL-CISL-UIL che non hanno speso una sola parola contro questa catena di azioni repressive, e anzi vi hanno contribuito bollando come "violenti" gli operai in lotta, in più occasioni attaccati dalla polizia, e mettendo in circolazione altre menzogne del genere...
Noi, invece, vi chiamiamo ad esprimere piena e attiva solidarietà alle lotte degli operai della logistica e alle loro iniziative contro la repressione padronale e statale che avranno luogo nei prossimi giorni a Padova e a Bologna:
-a Padova, il 22 novembre, alle ore 15, presidio davanti all'Interporto, in corso Stati Uniti
-a Bologna, il 23 novembre, alle ore 15, manifestazione con partenza da piazza Grandi.

La lotta degli operai della logistica è la nostra lotta!
Non permettiamo che venga isolata e repressa!
Raccogliamone il messaggio di riscossa e lavoriamo con tutte le nostre forze ad un fronte unico proletario di lotta contro i padroni e il governo
.

Marghera, 20 novembre 2013

Comitato di sostegno ai lavoratori Fincantieri - Marghera

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