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Morti bianche

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(1 Settembre 2011) Enzo Apicella

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(L'unico straniero è il capitalismo)

Solidarieta’ operaia con i lavoratori immigrati

(27 Settembre 2004)

Come operai e lavoratori , siamo accanto agli operai e lavoratori immigrati , che stanno lottando contro la ‘burocrazia’ di uno stato, quello italiano, che li vuole ancora sotto il ricatto del permesso di soggiorno !

Siamo solidali con le centinaia di migliaia di operai (i lavoratori immigrati lavorano per il 26,4% nell’industria, per 13,8 % nell’agricoltura e per il 39,2 % nei servizi; intendendo per servizi, i settori dei trasporti, pulizie, alberghi, commercio, ristoranti) che sono venuti qui in Italia, perchè scappati dalla fame, dalla miseria e dalle guerre che le nazioni e i governi borghesi e imperialisti stanno combattendo nel mondo, per conquistare ricchezze, potere, profitti.

Questi operai , che lavorano fianco a fianco a noi nelle fabbriche , nelle officine, nei campi, nei servizi, e che arricchiscono i padroni italiani, non hanno ancora la minima certezza di poter soggiornare in Italia tranquillamente, perché i padroni italiani, i loro governi, la loro burocrazia li tengono prigionieri con il ‘permesso di soggiorno’ eterno ricatto sulle spalle di questi lavoratori . Padroni che vogliono avere sempre di più a che fare con operai più ricattabili, più flessibili, più poveri, più assoggettati alla moderna ‘schiavitù industriale’.

E allora, quale ‘miglior mezzo’ per i padroni, del permesso di soggiorno che va rinnovato, per ricattare gli operai immigrati e cercarli di tenerli buoni, nelle rivendicazioni, nella difesa dei loro diritti elementari, e del posto di lavoro ? E’ questo un ricatto bieco, fatto da governi borghesi su ordini dei padroni, che contigentando il numero di immigrati che entrano nel paese, vogliono controllare il numero della forza lavoro, degli occupati, che servono per l’economia nazionale: quando il ciclo economico va bene, si può far entrare più gente da sfruttare, quando c’è più crisi, si può rispedire a casa questi operai, non rinnovandogli il permesso di soggiorno. Ne sanno qualcosa tutte quelle migliaia di lavoratori che vengono a lavorare come stagionali in Italia.

Questo semplice calcolo economico, fatto dai padroni e dai loro governi, la dice lunga su quanto è ‘libera’ e ‘democratica’ questa società basata sul profitto.

Qui, come in tutti i paesi capitalisti, gli operai sono ‘liberi’ di farsi sfruttare, di arricchire i padroni, di farsi licenziare, di farsi ammazzare sul lavoro. Anche gli operai immigrati, subiscono tutto questo.
Fino alle estreme conseguenze.

Quest’anno, anno 2004, per esempio, nella ‘ strage’ di operai edili nei cantieri e nelle cave , dove si registrano 153 morti dall’inizio dell’anno, i morti di operai extracomunitari sono stati 27. Oltre metà delle vittime aveva un’età compresa tra i 26 e i 35 anni.

La fabbrica, il cantiere, unisce gli operai: davanti al padrone sono uguali e servono solo per una cosa. Arricchire il padrone e i loro servi. L’unità tra tutti gli operai, nel posto di lavoro e fuori, può impedire lo sfruttamento dei padroni .

Il riconoscersi come operai, che provengono da posti differenti, ma che sono uniti nel lavoro, come operai appartenenti alla stessa classe internazionale, è l’elemento di riunificazione essenziale per combattere il padrone ed eliminare la società fondata sulla schiavitù del lavoro salariato.

Solidarietà con gli operai immigrati in lotta per il permesso di soggiorno ! No al ricatto del governo e dei padroni ! No alla guerra dei padroni che distrugge, affama i popoli e gli operai !

OPERAI CONTRO-ASLO ROMA

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