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Pomigliania

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(24 Giugno 2010) Enzo Apicella
Mentre la Lega rilancia la secessione della Padania, gli operai di Pomigliano fanno fallire il plebiscito richiesto dalla Fiat.

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GLI OPERAI SI AMMAZZANO E DOMANI MARCHIONNE FESTEGGIA A POMIGLIANO:
SVERGOGNAMOLO!

(6 Febbraio 2014)

DOMATTINA PRESIDIO AI CANCELLI FIAT DALLE ORE 9

Gli operai suoi colleghi di lavoro di Fiat Pomigliano e Nola sono da poco ritornati dal funerale di “Peppe” e, in sede, quella dello Slai cobas di Pomigliano, non si parla d’altro: domani in fabbrica, alla Fiat di Pomigliano, è prevista la “periodica e festaiola Kermesse aziendale con tanto di rinfresco per 700 “invitati” tra investitori e concessionari pronti ad osannare le “nuove” di Marchionne.

Giuseppe de Crescenzo appena l’altro giorno si è tolto la vita impiccandosi nella sua casa di Afragola. Era uno dei 300 operai della Fiat confinati da Pomigliano nell’inesistente reparto Logistica e che - a fronte delle innumerevoli promesse di decollo industriale dei fantomatici “piani” dell’a.d. Fiat - si trovano da 6 anni collocati in cassa integrazione senza alcun verosimile futuro lavorativo. Come le migliaia di cassintegrati “senza futuro” di Fiat Pomigliano e delle aziende dell’indotto, tutti in ridimensionamento o chiusura come anche i ciechi possono constatare!

Oggi a Pomigliano, in tutte le fabbriche Fiat e dell’indotto collegato, settore che rappresenta la sostanza dell’industria italiana, si sta consumando una vera e propria tragedia industriale e sociale avallata da tutti: dal presidente Napolitano che spudoratamente nominò Marchionne cavaliere del lavoro, al governo Prodi che, con Rinaldini e Bertinotti (all’epoca cantori dello slogan elettorale di “un nuovo mondo è possibile” preteso da una sinistra ormai fallita) che plaudirono l’avvento in Fiat di questo “imprenditore illuminato”. Per finire ai Berlusconi, Monti ed i parenti Letta ed a Renzi dei nostri giorni senza dimenticare Camusso, Bonanni ed Angeletti! Tutti quanti insieme, “questi”, con decenni di frottole stanno consapevolmente portando i lavoratori alla sfascio “stile Grecia”.

Altro che “suicidi”: noi, operai e compagni di Peppe e di tutti quei lavoratori che quotidianamente da anni si tolgono la vita - e che ormai si contano a centinaia - ben sappiamo che oggi, a questo punto, ci troviamo di fronte a veri propri OMICIDI DI STATO!

Lo Slai cobas convoca per domattina, ore 9, presidio operaio alla Fiat Pomigliano invitando i lavoratori indipendentemente da ogni loro iscrizione sindacale o meno e le loro organizzazioni disponibili.


Pomigliano d’Arco, 6/2/2014

Slai Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate

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