">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

No all’accordo di cooperazione militare Italia – Israele!

No alle visite di Prodi, Fassino e Veltroni a Sharon!

(6 Maggio 2005)

Il governo italiano ha fatto votare un disegno di legge con cui chiede al Parlamento di ratificare un accordo con il governo israeliano che prevede una stretta cooperazione nel settore militare e della sicurezza. Il disegno di legge prevede, fra l’altro, che la cooperazione fra Italia ed Israele comprenderà “Importazione, esportazione e transito di materiali militari; organizzazione delle Forze Armate, struttura e materiali dei reparti militari…“, ecc.

Si tratta di un fatto gravissimo, in palese contrasto con la legge 185 del 1990, che vieta l’esportazione di armi nei confronti di paesi belligeranti o di governi responsabili di violazioni dei diritti umani. I governi israeliani che si succedono da più di mezzo secolo hanno violato sistematicamente tutte le Risoluzioni dell’ONU e tuttora Israele occupa illegalmente i Territori Palestinesi (Gerusalemme est, Cisgiordania e striscia di Gaza), il territorio siriano del Golan e il territorio libanese delle Fattorie di Shebaa. Oltre che dall’ONU, Israele è stato ultimamente condannato anche dalla Corte Internazionale di Giustizia de L’Aja, che il 9 luglio 2004 ha stabilito l’illegalità del Muro dell’Apartheid che il governo Sharon – Peres sta costruendo all’interno della Cisgiordania occupata, trasformando le città ed i villaggi palestinesi in prigioni a cielo aperto.

La collaborazione militare con Israele significa che l’Italia diventa direttamente complice della guerra di Sharon contro i Palestinesi e gli altri popoli della regione mediorientale, rendendo il nostro Paese corresponsabile dei crimini di guerra che verranno ulteriormente commessi. In questo contesto, le annunciate visite a Sharon di Prodi, Fassino e Veltroni costituirebbero un gravissimo avallo dell’attuale opposizione italiana alla politica criminale del governo israeliano, e per questo motivo molti comitati, associazioni e singoli cittadini stanno chiedendo di cancellare quelle visite, politicamente inopportune e moralmente deplorevoli.

Si rende necessaria la costruzione di una grande campagna di informazione e mobilitazione nel Paese, perché è inaccettabile che, mentre la maggioranza degli Italiani è contro la guerra e chiede il ritiro delle truppe dall’Iraq, il governo italiano voglia finanziare ed armare un esercito di occupazione ed uno Stato in guerra permanente contro i propri vicini.

Il primo appuntamento è per un PRESIDIO CON CONFERENZA STAMPA DI FRONTE ALLA SEDE NAZIONALE DELL’ULIVO, in piazza SS. Apostoli a Roma, martedì 10 maggio alle ore 10.30, per chiedere a Prodi, Fassino e Veltroni di cancellare le previste visite a Sharon e di incontrare, invece, i Palestinesi delle città e dei villaggi devastati dal Muro dell’Apartheid, i refusniks israeliani e Mordechai Vanunu, il tecnico rapito in Italia da agenti israeliani che ha scontato diciotto anni di carcere per aver rivelato al mondo l’esistenza dell’armamento nucleare israeliano ed è tuttora privato della libertà di movimento.

Per discutere della mobilitazione contro l’accordo militare Italia – Israele, inoltre, le associazioni ed i comitati di solidarietà con il popolo palestinese organizzano un’ ASSEMBLEA per sabato 14 maggio, nell’anniversario della Nakba palestinese, a Roma, presso il centro sociale INTIFADA in Via di Casal Bruciato, nel quartiere della Tiburtina, a partire dalle 17.00. All’iniziativa, che si concluderà con una cena di sottoscrizione ed un concerto, sono invitati anche gli esponenti politici che si oppongono all’accordo.

Roma, 6 maggio 2005

Forum Palestina – Comitato “Con la Palestina nel cuore” – Comitato di solidarietà con l’Intifada – Campagna Palestinese contro il Muro dell’Apartheid – Centro sociale Intifada

4527