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No more wars

No more wars

(21 Maggio 2012) Enzo Apicella
Manifestazione a Chicago contro il vertice Nato

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    SITI WEB
    (Il nuovo ordine mondiale è guerra)

    Napoli, 16 novembre: presidio per le vittime in Francia e contro la guerra

    (15 Novembre 2015)

    Appuntamento alle ore 17.30 in via Toledo, all'altezza della fermata della metropolitana

    latuff isis

    Quello che è successo a Parigi ci lascia sbigottiti.
    Come ad Ankara, come a Beirut, come sempre accade negli attentati, centinaia di persone innocenti sono morte, vittime di una partita e di interessi più grandi di loro. Questi attacchi segnano l’ennesimo episodio di una guerra che ormai chiama in causa tutta la popolazione, a prescindere dalle convinzioni politiche, dalle religioni professate, dalle professioni svolte. Le tecniche della guerra vengono portate direttamente nel cuore della metropoli, rompendo l’illusione che si possa vivere una “normalità” mentre altrove si massacra. L’illusione che la guerra fosse solo un videogame da guardare in televisione, una dinamica in cui noi non c’entriamo nulla e possiamo restare a guardare tranquilli… Non è così.

    Per questo noi, popoli e sfruttati dell’Occidente capitalistico, dobbiamo ribellarci, smettere di accettare passivamente la strategia folle dei “nostri” governanti, che hanno portato guerra dovunque, distruggendo Stati, paesi, civiltà, fino al punto da scatenare una reazione uguale e contraria – altrettanto bestiale e guerrafondaia – che arriva nelle nostre stesse città.

    Non possiamo abbandonare questi temi ai governi europei o alla propaganda mediatica: non vogliamo pagare il prezzo di decisioni a cui non abbiamo contribuito. Non vogliamo finire arruolati in una guerra che rifiutiamo, non vogliamo dover rinunciare alla nostra vita “civile”, non vogliamo essere controllati, schedati, avere paura dell’Altro, assistere a nuove violente campagne islamofobiche, a una caccia generalizzata allo straniero. Non vogliamo vedere gli spazi democratici ridursi ancora, perché se siamo in guerra si deve smettere di criticare, di parlare, si deve solo obbedire… Siamo stanchi di ascoltare le menzogne e gli sciacalli come Salvini, che usano queste tragedie per i loro giochini di potere.

    Pensiamo che questa guerra non finirà mai fin quando resterà al comando questa classe dirigente, che fa la guerra “fuori”, esponendoci come vittime della vendetta altrui, mentre fa la guerra anche a noi, peggiorando le nostre condizioni di vita ed eliminando ogni conquista sociale e politica. E pensiamo che, anche se sarà difficile, lottando insieme agli altri oppressi riusciremo a tenere aperto uno spazio di civiltà, di discussione, di incontro, una speranza di pace e di progresso.

    Non rassegniamoci alla guerra, spegniamo il televisore, accendiamo il cervello! Disertiamo la guerra e le nuove crociate! Vi aspettiamo in piazza!

    Attiviste e attivisti napoletani contro la guerra

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