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(30 Giugno 2005)
Sono tanti le lavoratrici e lavoratori immigrati che lavorano nel settore cooperative sociali e no-profit, e che con questa crescente normativa razzista sono sottoposti ad una precarietà che arriva allo schiavismo o quasi.
Anche a Bologna ci sono cooperative che hanno organizzato specie di dormitori in appartamenti affittati dalla coop stessa.
Di seguito il volantino che stiamo diffondendo.
Il Regolamento di attuazione della Legge Bossi-Fini e le Circolari ministeriali di applicazione sono una vergogna inaccettabile per tutti i lavoratori stranieri e italiani e per tutti i cittadini di questo paese.
Il Governo è riuscito a peggiorare ulteriormente la normativa sugli immigrati che dalla Legge Turco-Napolitano alla Bossi-Fini sta trasformando questo paese in un regime razzista.
Una normativa ricattatoria e schiavistica:
- per ogni contratto di lavoro si pretende la stipula di un “contratto di soggiorno”, che lega il lavoratore al padrone per la regolare permanenza nel paese
- per ogni contratto di soggiorno si pretende di avere una abitazione che rispetti i parametri della normativa per l’edilizia residenziale pubblica, sotto la garanzia del padrone, e questo vale anche per il ricongiungimento familiare o la nascita di un figlio
Le Questure e le Prefetture applicando in maniera ferrea questa normativa, trasformano, ancora di più, tutte le lavoratrici e lavoratori immigrati in potenziali clandestini da inviare al CPT. I sindacati confederali CGIL-CISL-UIL intanto "concertano" con le Prefetture e le Questure la gestione delle pratiche di concessione e di rinnovo dei permessi.
Questa è la legalità che non possiamo accettare: si nega il diritto alla casa, si nega il diritto ad un lavoro stabile e retribuito bene, e poi si mette sotto stretto e pesante ricatto tutti i lavoratori immigrati, e i padroni diventano padroni non solo del lavoro ma della stessa vita e dignità, e questo vale anche per chi si è ritrovato socio-lavoratore in una cooperativa.
E’ questa la vera criminalità legata all’immigrazione: lo sfruttamento, il lavoro nero, il caporalato, il razzismo.
Per le libertà e la dignità dei lavoratori immigrati chiediamo:
- il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i permessi e delle carte di soggiorno
- il trasferimento del rilascio dei documenti dalle Questure agli enti locali.
- chiusura definitiva dei centri di permanenza temporanea (CPT)
- abrogazione totale della legge Bossi-Fini, senza che si torni alla precedente legge Turco - Napolitano e alla cultura che l’ha ispirata;
- una legge in materia d’asilo che tuteli realmente i richiedenti asilo e i rifugiati;
- la libertà di circolazione e la regolarizzazione permanente senza condizioni di tutti gli immigrati, una cittadinanza di residenza e il diritto di voto per tutti gli immigrati.
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