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(Il saccheggio del territorio)

Tirreno-Brennero e Mantova-Cremona: due autostrade che servono solo a chi la fa

(14 Agosto 2005)

I massimi rappresentanti provinciali di DS e Margherita su queste pagine rivolgono accuse ingiuste del Pdci e proclamano la vocazione ambientalista della Provincia, vocazione dimostrata anche nella ardua difesa delle sabbie del Po......

Le argomentazioni portate dai due esponenti sono già state ampiamente confutate, basta sfogliare le pagine della Gazzetta dove da più parti si è dimostrato che le due autostrade servono solo a chi la fa.

In questa occasione, a nome del Pdci, interessa notare la profonda scorrettezza dell'accostamento "difficoltà di comunicazione-rappresentanza in giunta provinciale".

Affermazione grave, quasi se informazioni e decisioni così pregnanti per l'intera collettività fossero "patrimonio degli addetti ai lavori" e quindi esclusivamente legate alla rappresentanza! Il nostro impegno per la tutela del territorio, al contrario, è datato e comunque non barattabile, la nostra presenza sui fronti "caldi" delle problematiche ambientali, della tutela e della valorizzazione del territorio ci ha permesso di verificare le logiche che stanno dietro alla "filosofia autostrada”.

E ciò sia per il TIBRE che per la MN/CR.

Quest'ultima ha incontrato il diniego e la protesta da parte di molte amministrazioni comunali interessate dal passaggio ed ha originato la costituzione di numerosi comitati di cittadini ed associazioni contrarie alla costruzione dell'opera definita inutile, dannosa e costosa.

I danni che il TIBRE causerebbe, poi, a partire dall'escavazioni di inerti e dalla devastazione di una delle zone più belle del territorio, sono più che mai all'attenzione della cittadinanza dell'alto mantovano, a dispetto dell'accettazione da parte delle amministrazioni comunali di quella zona alla proposta del governo di centrodestra me pure le associazioni di categoria si stanno opponendo alle procedure di esproprio.

Anche a noi COMUNISTI ITALIANI preme intervenire sulla razionalizzazione della viabilità nell' hinterland cittadino, ma esistono soluzioni diverse dall'imposizione di autostrade, soluzioni che non devastino un territorio, come quello di Curtatone, portatore di valenze storico, agricole, paesaggistiche, che ci rifiutiamo venga trattato a livello politico ed amministrativo con una sorta di metodo coloniale e che, nelle parole dei due esponenti del centro sinistra, viene addirittura subordinato per importanza naturalistica a quello delle Colline Moreniche! Noi non siamo quelli del no e Carra e Caramschi, al di là di "doverose" difese d'ufficio, lo sanno molto bene.

Il Pdci ha fatto una proposta che ricerchi uno sviluppo compatibile, che valorizzi le specificità del territorio, che conservi le caratteristiche dei vecchi centri e cerchi il raccordo con la nuova area suburbana, cresciuta disordinatamente negli ultimi vent'anni.

Proponiamo e sosteniamo con forza la costituzione di un parco - corridoio intercomunale che insista sul paleoalveo del Mincio, che ponga un limite ad una crescita disordinata che avviene a rimorchio di forze economiche che niente hanno da spartire con il bene comune.

Sosteniamo la necessità che il traffico che non interessa la città debba essere intercettato in un sistema interurbano, in un'infrastruttura rientrante nei protocolli assunti già nel 1996 dalle amministrazioni pubbliche interessate e che per divenire tale deve essere completato e non limitarsi agli attuali due lotti che non completano il sistema e non permettono l'intermodalità con Porto di Valdaro e Autobrennero.

Un sistema tangenziale che i responsabili di DS e Margherita definiscono "stretto" ma che nella prospettiva originaria devia il traffico non destinato alla città verso i necessari collegamenti e che essi stessi avevano approvato, prima di infatuarsi dell’ estemporanea idea di autostrada a pedaggio, nemmeno sorretta dai necessari flussi di traffico per essere sostenibile ed ora oggetto di interrogazione parlamentare da parte della nostra on.

Gabriella Pistone, non trattandosi di opera di interesse regionale come invece ci veniva replicato.

L' autostrada non rientra nemmeno nel programma di governo dell'amministrazione provinciale in carica ed è stata proposta solo successivamente dalla Giunta Fontanili in un'area che gli stessi atti dell'amministrazione (P.T.C.P.) destinano a parco naturale.

Da ultimo, se è vero che le amministrazioni di alcuni Comuni "si perdono" con il non fare, è altrettanto vero che altre si sono perse a causa di un ipotetico" fare/strafare": l'esempio è rappresentato da Curtatone dove, nella stessa elezione, nello stesso giorno, la maggior parte della popolazione ha premiato una lista civica locale (che si ispira al centro destra – sia pure con componenti di area DS, più o meno direttamente provenienti dall’ultima amministrazione di centro sinistra) con una giunta che si oppone all'autostrada, dando invece alle elezioni regionali un voto deciso all'Unione ad al suo programma politico regionale che, in modo indiscutibile, boccia senza appello la politica di cementificazione del territorio condotta dalla destra e si rivolge ad una progettualità che pone in discussione lo stesso concetto di progresso e di devastazione indiscriminata del territorio che le forze locali del centro sinistra rappresentate da Carra e Caramaschi si ostinano a sostenere.

Carlo Grassi
Responsabile ambiente Pdci

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