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L'ombra nera

L'ombra nera

(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri il disoccupato Angelo di Carlo, che si era dato fuoco per protesta 8 giorni fa davanti a Montecitorio

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Gorizia: sulla crisi Finmek

(28 Agosto 2005)

La Finmek non si smentisce, dopo che dal 4 luglio sono in cassa integrazione straordinaria 150 dipendenti su meno di 300, oggi è giunta la notizia che la direzione dello stabilimento di Ronchi dei Legionari (GO) ha aumentato i carichi di cassa integrazione ad ulteriori 56 dipendenti, portando il numero dei cassintegrati a 206 lavoratori.

Stipendi in ritardo, anticipo delle competenze di cassa integrazione inesistente, come al solito a pagarne le spese sono i lavoratori che stanno subendo da più di un anno le scelleratezze di un gruppo dirigente che dopo aver creato un indebitamento spaventoso (1miliardo di euro), dopo aver preso per i fondelli i risparmiatori obbligazionisti, sta mettendo in strada quasi 3000 dipendenti in tutta Italia (stabilimenti presenti in Friuli, Veneto, Piemonte, Liguria, Lazio, Abruzzo e Campania) e che continua a ritardare la presentazione del piano industriale, che per ora prevede solo esuberi e ricorso agli ammortizzatori sociali.

Responsabilità non da meno sono da imputare al Ministero delle Attività Produttive (l'azienda è in amministrazione straordinaria sotto Legge Marzano dal maggio 2004) che aveva promesso un incontro con i sindacati(rinviato più volte) per discutere il futuro del gruppo.

E' ora di finirla! I lavoratori hanno diritto di conoscere il proprio futuro dopo oltre un anno di lotte.

Noi di Rifondazione siamo al fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali e chidiamo alle istituzioni locali e nazionali di intervenire rapidamente per gettare chiarezza su questa crisi che si protrae oramai da troppo tempo.

Chiediamo di fare pressioni sull'azienda affichè siano rispettati gli impegni presi ed affinchè siano elargiti gli stipendi e siano anticipate le competenze di cassa integrazione in modo che i lavoratori abbiano un'entrata mensile.

La nostra provincia e i territori dove sono presenti gli stabilimenti Finmek non possono permettersi di perdere realtà che in questi anni hanno dimostrato di essere competitive e di poter realizzare prodotti ad alto valore tecnologico (decoder digitale terrestre, telefoni cellulari, contatori elettronici per l'Enel, videotelefoni ecc.), ma soprattutto chiediamo un forte coinvolgimento di tutti per salvaguardare l'industria del nostro paese che sempre di più è in crisi a causa di una politica fallimentare di questo governo e delle aziende che anzichè investire nella produzione speculano sulla testa dei lavoratori.

FEDERAZIONE DI GORIZIA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

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