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(25 Aprile 2010) Enzo Apicella

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25 aprile 2006: contro il fascismo, contro i padroni, contro l’imperialismo

(26 Aprile 2006)

Prodi sta preparando il nuovo governo. Nella sostanza continuerà il lavoro dei precedenti governi di centro-sinistra e di centro-destra. I lavoratori, i giovani, le donne continueranno a pagare il prezzo degli interessi della borghesia italiana, europa ed americana. Mentre, sul fronte esterno, l’imperialismo italiano, asservito a Bush, andrà avanti con il suo sporco lavoro nella politica di rapina e di guerra contro i popoli oppressi.

L’alternarsi dei governi di centro-destra e centro-sinistra ha visto l’approfondirsi dell’offensiva contro i lavoratori, delle politiche di guerra, della repressione, del razzismo, dell’attacco ai diritti delle donne, della distruzione della scuola e della sanità.

In questo quadro si sono moltiplicate le aggressioni fasciste. Protetti dallo Stato, legittimati da un revisionismo storico che ormai, pur in forme diverse, accomuna tutti i partiti istituzionali, gli squadristi lavorano sempre più attivamente affiancando la repressione statale per chiudere gli spazi di agibilità politica all’iniziativa degli oppositori e dei comunisti.

L’11 marzo a Milano la repressione statale e poliziesca si è indirizzata contro la mobilitazione antifascista, ancora una volta si è garantita l’agibilità politica ai fascisti e si sono voluti colpire gli oppositori.

25 antifascisti sono ancora in carcere con pesanti accuse. Di certo anche per loro la vittoria del ‘centro-sinistra’ e del ‘partito di Bertinotti’ non significano e non significheranno medaglie o maggiore ‘clemenza’ da parte dello Stato.

Uno Stato che distribuisce medaglie a mercenari come Quattrocchi e ad disgustosi intellettuali guerrafondai come la Fallaci, bene questo Stato ben coerentemente tiene in galera i compagni.

Non basta dunque l’antifascismo se non è legato ad una opposizione reale contro i fascisti, contro questo Stato e contro tutti i governi della borghesia, siano essi di centro-destra che di centro-sinistra. Non basta dunque l’antifascismo se poi invece di usare la campagna elettorale per smascherare e denunciare il carattere falsamente democratico del centro-sinistra la si usa, in un modo o nell’altro, per sostenere Prodi alimentando la confusione tra i lavoratori e tra i giovani.

Oggi l’antifascismo non può essere separato dalla lotta contro i padroni ed il capitale finanziario, dall’opposizione ai governi antioperai ed antipopolari della borghesia, dalla denuncia contro l’imperialismo italiano, europeo ed americano, dall’iniziativa di classe contro il regime oppressivo instaurato sui posti di lavoro dai padroni sostenuti dai sindacati confederali (con tanto di contratti imposti ai lavoratori e di licenziamenti punitivi come a Napoli contro i compagni dello slai-cobas).

Per questo motivo oggi bisogna certo sviluppare le iniziative di lotta e di movimento, ma questo non basta. Quello che occorre è un partito dei lavoratori, degli oppositori, degli antifascisti, un partito realmente comunista e rivoluzionario che si costituisca per sviluppare l’organizzazione e l’iniziativa delle masse nella direzione della preparazione della guerra popolare per l’instaurazione di uno stato realmente democratico sulla strada della transizione al socialismo.

Gli stessi risultati elettorali dimostrano che non solo continuerà l’offensiva reazionaria contro i lavoratori e contro gli oppositori, ma che insieme crescerà l’instabilità e la crisi dello Stato. La borghesia e le classi reazionarie del nostro paese si spingeranno, volenti o nolenti, sempre più avanti nella loro offensiva. L’attuale governo di centro-sinistra alla fine contribuirà precisamente a questo. Se il proletariato non si prepara in modo adeguato ad iniziare la lotta rivoluzionaria, la controrivoluzione ed il terrorismo aperto della borghesia dilagheranno.

contro il fascismo e l’imperialismo
contro il nuovo governo della borghesia
liberta’ per gli antifascisti arrestati l’11 marzo
lavoriamo alla costruzione del partito
a fianco della resistenza irachena e palestinese
sosteniamo la rivoluzione nepalese e le guerre popolari dirette dai partiti marxisti-leninisti-maoisti

Comitati Comunisti PuntoACapo

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