Imperialismo e guerra :: Go home! Via dell'Iraq, dall'Afghanistan, dal Libano...

Iraq: basta con le parole, bisogna passare ai fatti

NO a tutte le guerre, senza se e senza ma

(3 Maggio 2006)

Esprimiamo il profondo cordoglio alle famiglie di Nicola Ciardelli, di Franco Lattanzio e di Carlo De Trizio uccisi in Iraq e di Enrico Frassinito ferito nello stesso attentato. Il loro dolore è anche il nostro.

Un altro tragico evento, ancora morti che si aggiungono alle migliaia di morti: civili irakeni, militari di varie nazionalità. Quanto dovrà essere lungo l’elenco dei familiari che piangono i loro cari, prima che si ponga fine a questo massacro?

La missione militare italiana è stata, fin dall’inizio, sbagliata ed inutile: non ha portato la pace, non ha avuto compiti umanitari ed è vista dalla popolazione irachena come una “forza d’occupazione e nemica”.

Per questo il primo segnale forte che deve dare il nuovo Parlamento italiano, è ritirare il contingenti militari e impegnare i soldi stanziati per il mantenimento delle truppe per interventi umanitari direttamente rivolti alla popolazione.

La spirale occupazione militare/risposta terroristica, va spezzata; tutte le forze occupanti devono ritirarsi, ogni azione di sostegno ad un’effettiva democratizzazione e riconciliazione del paese va ricondotta nell'alveo dell'ONU, con il coinvolgimento i quei paesi che non hanno partecipato alla guerra.

Chiediamo al nuovo Governo di dare un concreto segnale di cambiamento: rompere ogni complicità con la guerra, chiamare l'Europa alle proprie responsabilità, impegnandosi, senza indugi, nella difficilissima ricostruzione di una politica di pace, che riconsegni davvero l´Iraq agli iracheni e il Medio Oriente alla pace e alla convivenza.

Pacifiste e pacifisti di Padova