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(21 Settembre 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Val Bormida: per una stabile e sicura occupazione in un ambiente scevro da ogni inquinamento

adesione del Movimento per la costituzione del PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI alla manifestazione che si svolgerà il 1 Luglio

(17 Giugno 2006)

L’adesione alla manifestazione del 1 Luglio per noi comunisti è un percorso obbligato.

Qualcuno ha affermato che essere comunisti significa oltre alla scelta politica di stare con i lavoratori, di salvaguardare le condizioni ambientali più sicure e più avanzate,

I lavoratori comunisti, quindi, sono in prima fila in queste manifestazioni, nelle quali si coniuga la necessità di una stabile e sicura occupazione in un ambiente scevro da ogni inquinamento.

Nella situazione attuale, qui in provincia di Savona, occorre mobilitare tutti gli abitanti per difendere un processo di sviluppo che dia lavoro sicuro e renda il territorio sgombro da ogni tipo di pericolo ambientale.Il nostro Movimento per la costituzione di un nuovo soggetto politico (PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI) si prefigge di opporsi ad ogni tentativo di precarizzazione del lavoro, ad ogni riduzione dell’occupazione, e pone come prioritarie due condizioni essenziali: uno sviluppo produttivo armonico, nella più ampia sicurezza per l’ambiente, e la garanzia di una occupazione stabile e non precaria.. Siamo convinti tuttavia che la sensibilizzazione della massa dei cittadini, debba correre di pari passo con la denuncia delle responsabilità delle istituzioni che nel caso Valbormida e Provincia di Savona a nostro parere hanno volutamente abbandonato ogni minimo tentativo di gestire le questioni occupazionali, e di sviluppo, e di salvaguardia ambientale, e della salute dei cittadini, che nella provincia son in serio pericolo. Hanno delegato una imprenditoria speculativa per la gestione dell’esistente

Esse si sono in tal senso piegate alla logica del lasciar fare, dando modo ai padroni di avere mano libera, per continuare la rapina del territorio, per attuare un pesante ricatto occupazionale:

Le stesse organizzazioni sindacali, continuando nella logica concertativi, si sono un buona sostanza adeguate, assecondando i disegni dei padronii, e questi li hanno ripagati, ecludendoli dalla firma di un accordo di programma, (seguito di un protocollo di intesa ,che più che un contenitore di indirizzi e di investimenti era ed è una favola incredibile)

Noi denunciamo nei fatti l’abbandono da parte delle istituzioni e dei sindacati confederali, dei lavoratori, ma denunciamo anche l’assoluta incapacità a gestire in prima persona un serio programma di sviluppo economico, capace di cambiare la situazione complessiva dell’economia locale, e garantire ai lavoratori la sicurezza del posto di lavoro.

Oggi si cominciano a vedere gli effetti di questo lasciar fare.

Il caso Ferrania è certamente il più eclatante nel senso dell’inganno perpetrato nei confronti dei lavoratori, ma la nostra preoccupazione non si ferma qui.

Altri accadimenti passati, altri che si verificheranno, ci inducono ad avvertire tutta la popolazione della provincia di Savona, del pericolo incombente sulla economia della zona e sui bilanci delle famiglie.Alcune aziende sono andate via , cessate, (Rolam, Comilog, Agrimont, Acna), altre stanno riducendo i posti di lavoro fissi con l’uso dei contratti interinali, temporanei, di cosiddetta formazione (work esperienze) altre esternalizzano sempre di più il lavoro, e tutte comunque inquinano, o hanno inquinato e nell’abbandonare, o nel produrre lasciano un territorio e un ambiente degradato e compromesso, e una occupazione sempre più aleatoria, precaria..

Questo modo di gestire la situazione deve cambiare, è dunque è importante dire ai nostri concittadini che oggi occorre una scelta fondamentale: il potere pubblico deve essere egemone, deve programmare gli interventi. Deve essere il guardiano severo degli insediamenti, deve farsi carico di un programma di governo che privilegi non la logica del profitto, ma la tutela del lavoro e del territorio combattendo fino in fondo la speculazione.

A nostro avviso non si può erogare fondi a chi, solo con quelli, senza alcun investimento di capitale di rischio industriale, gestisce pro domo sua le difficoltà dei lavoratori.,la fa da padrone anche sulle decisioni delle istituzioni

Noi Movimento per la costituzione del Partito Comunista dei lavoratori riteniamo che sia il momento di dare un forte segnale di stop al liberismo selvaggio, in particolar modo nel settore energetico, e dei traposrti, Questi sono settori strategici nei quali occorre garantire la comunità e non la speculazione e il profitto fine a se stesso.

Coordinamento provinciale di Savona
del Movimento per la costituzione
del PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI

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