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(4 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Tav in Mugello: un decennale grottesco

(13 Luglio 2006)

Oggi ricorrono 10 anni esatti dal giorno dell’inaugurazione del primo cantiere TAV della tratta Bologna-Firenze, al Carlone, nel comune di San Piero a Sieve.
Ma la linea per i treni ad Alta Velocità fra Firenze e Bologna sarebbe dovuta entrare in funzione nel 2003....

10 luglio 1996: dopo quasi un anno (!) dalla chiusura della conferenza di servizi viene inaugurato il primo cantiere per l’Alta Velocità ferroviaria fra Firenze e Bologna. A festeggiare l’evento, Vannino Chiti (presidente della Regione Toscana), Lorenzo Necci (amministratore delegato delle Ferrovie), Franco Carraro (presidente della Impregilo SpA), Claudio Burlando (ministro dei Trasporti).

10 luglio 2006: i lavori che Claudio Martini, attuale presidente della Regione Toscana, ha definito 'un modello operativo di efficienza e rispetto per ambiente e sicurezza' risultano drammaticamente fermi al palo.

I “supertreni” avrebbero dovuto iniziare a correre sotto l’Appennino nel 2003, ma sono ancora fermi in stazione. 60 km di tunnel a una sola canna in cui sarebbero destinati a incrociarsi convogli lanciati a 300 km/h risultano tuttora privi della galleria parallela di soccorso. Persino una galleria già costruita fra Scarperia e Firenzuola, in Mugello, ha bisogno di soccorso: da oltre un anno il consorzio di grandi imprese realizzatore della “Grande Opera” ne sta demolendo e ricostruendo tratti progressivamente più lunghi, con consistenti disagi anche notturni per la popolazione residente. L’intervento si è via via esteso da un tratto di 150 metri, a 600 metri, poi a 1400. L’ultimo rapporto ARPAT ricevuto da Idra lo scorso 5 luglio evidenzia che “i tecnici CAVET non hanno escluso la possibilità , qualora se ne verificasse la necessità, che il tratto possa essere ulteriormente esteso” !

Intanto, almeno 115 milioni di metri cubi di acqua di montagna sono stati intercettati dalla falda, e oltre 10.000 miliardi di vecchie lire di denaro pubblico (rispetto ai 2.100 annunciati inizialmente in project financing) sono stati intercettati dalle casse dello Stato....

Eppure Vannino Chiti (oggi ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali) ha affermato qualche mese fa, in qualità di coordinatore per le Relazioni politiche e istituzionali della segreteria nazionale Ds, che “per controllo sull'impatto ambientale i 78 km del tracciato (di cui 73 km in galleria) rappresentano un esempio considerato a livello mondiale”, e ha definito “esemplare” la “collaborazione con le regioni Toscana ed Emilia Romagna, la Tav e il Cavet” (la Regione Toscana è parte civile nel megaprocesso penale in corso presso il Tribunale di Firenze che vede contestare al CAVET gravi reati ambientali e compromissione delle risorse idriche!).

Qualcuno pensa ancora di riproporre – in piena crisi dell’erario - questo modello TAV all’Italia intera?

Firenze, 10.7.’06

Associazione di volontariato Idra

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