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Mezza piena o mezza vuota?

Mezza piena o mezza vuota?

(22 Gennaio 2011) Enzo Apicella

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

Arena di Verona: sempre piu' precari

Il silenzio e’ corresponsabilita’

(25 Luglio 2006)

Nei palazzi nessuno sembra accorgersi che – mentre l’aspetto esterno (leggi: la stagione estiva) sembra sfavillante – un tarlo divora gli apparati interni (leggi: Teatro Stabile) e l’organismo, nel suo complesso, inesorabilmente sta morendo.

A luglio Ennio Morricone dirige in Arena l’orchestra e coro “Filarmonica della Scala” in un grande spettacolo con le sue musiche per il cinema.
La cosa può starci, ma domandiamo: quando l’orchestra ed il coro de L’Arena andranno ad esibirsi alla Scala? Sottovalutazione? Prestigio insufficiente? O che altro ancora?

Tra settembre ed ottobre le due opere di Mozart “Idomeneo” e “Don Giovanni” saranno eseguite a Verona, al teatro Filarmonico, da orchestre e cori che non sono i nostri, con l’accettazione da parte della dirigenza areniana - senza colpo ferire – di una diversificazione delle offerte musicali che, in ogni altro teatro prestigioso (a cominciare dalla Scala) sarebbe ritenuta oltraggiosa ed impossibile.

Del programma autunnale della Fondazione poi, si sa che c’è sulla carta, ma in modo virtuale, perché la sua effettuazione dipenderà dalle entrate della stagione estiva e dallo stato delle finanze che è già precario.
La prova inconfutabile sta nella totale assenza di biglietti per l’autunno mentre negli altri teatri italiani i biglietti sono già esauriti o in fase avanzata di prevendita per tutti gli spettacoli sino a primavera.

Come per il corpo di ballo (che ormai tramonta a causa del blocco definitivo del tourn-over) e per il coro (abbondantemente sotto organico funzionale), anche per l’orchestra ( che a Omsk ha suonato in condizioni d’emergenza) la dirigenza sembra spingere pesantemente verso forme di organizzazione precarie e - conseguentemente – verso la sua lenta, ma costante dequalificazione.

Non c’è una struttura teatrale stabile, forse non ci sarà più neppure un’orchestra stabile, né una scuola di ballo qualificata. Che cos’altro ancora ci riservano Orazi e la sua ineffabile squadra?

A Verona tutto tace, ad eccezione di qualche voce che si vuole zittire.
Ma il silenzio ormai è correità.

Verona 22/07/2006

Il comitato di lotta della Fondazione Arena

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