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Padova: abbattere subito il muro attorno a via Anelli

E rilanciare lo smantellamento del ghetto

(14 Agosto 2006)

L'emergenza della situazione del ghetto di Via Anelli, ignorata per anni da quanti oggi si scatenano con proposte xenofobe e razziste, è scoppiata in questi giorni in tutta la sua drammaticità. Le poche voci che in questi anni hanno denunciato questa situazione e, come gli attivisti di Razzismo Stop, indicato nello smantellamento del ghetto il passo principale da intraprendere sono stati spesso derisi, demonizzati e criminalizzati proprio da quel centro destra che oggi critica l'attuale giunta padovana rilanciando soluzioni come la creazione di un cpt .

I Verdi durante la campagna elettorale comunale hanno fortemente voluto un impegno preciso della coalizione di centro sinistra per la risoluzione positiva di via anelli. "Siamo tutti marocchini bianchi" era la scritta sulle magliette indossate dallo stesso Zanonato e da quanti hanno partecipato ad una iniziativa proprio in via anelli: una scritta che per noi non era vuota propaganda ma impegno concreto, quello profuso in tutti questi anni per lo smantellamento del ghetto e una dignitosa e giusta soluzione abitativa per quanti vi vivono. Quello che finora è stato fatto dalla giunta, pur andando nel segno del superamento del ghetto, è troppo poco: un piano pensato e portato avanti senza un reale rapporto con le associazioni e le realtà che operano e vivono da anni in via anelli. Forse sta proprio in questo deficit di rapporti, insieme ad una cultura perbenista, già vista in altre questioni cittadine, la scelta del muro "della vergogna" per rispondere a ipotetiche domande di sicurezza. Un fatto grave oltre che una scelta stupida che ha scatenato la canea reazionaria e razzista della destra con il rilancio della proposta di un lager cpt a Padova. Una operazione quella della costruzione del muro, oltrechè inefficace sul piano della sicurezza, che alimenta ulteriormente la logica del ghetto, del luogo separato, malato che solo una separazione forzata, segregazionista, affidata al controllo di polizia può risolvere. In poche ore la giunta Zanonato è riuscita con l'edificazione del muro a cancellare il poco di buono intrapreso con l'avvio dello smantellamento delle palazzine di via anelli, a dare fiato alla destra che può allo stesso tempo ergersi a critica delle logiche di separazione forzata a cui richiama il muro e a paladina del pugno di ferro contro gli immigrati di via anelli, diventati tutti spacciatori, clandestini e delinquenti.

C'è bisogno di una azione politica forte, chiara e di forte discontinuità con quanto prodotto in queste ore. Il muro vada subito smantellato. Zanonato e alla sua maggioranza sono chiamanti ad un ripensamento forte in questo senso che cancelli questa vergogna per una città democratica e solidale come Padova. L'accelerazione degenerativa avvenuta in queste settimane nel ghetto di via anelli è il frutto appunto del permanere del ghetto e quindi, invece di ricercare soluzioni repressive o folcloristiche come i vigili etnici si deve rilanciare e accelerare lo smantellamento delle palazzine e la risoluzione abitativa in altri luoghi dei tanti residenti. Questo in fondo chiedono da anni proprio coloro che vivono in quella realtà. La questione ha assunto, proprio per la degenerazione ormai raggiunta, un eco nazionale: chiediamo al Governo un intervento finanziario specifico per rendere operativo e rapido in pochi mesi il piano di smantellamento e risoluzione abitativa alternativa per i residenti, piano che latita ormai colpevolmente da anni.

Solo questo può rappresentare un passo decisivo per risolvere la questione via anelli, scongiurando soluzioni razziste pari se non peggiori del muro come appunto la costruzione del cpt.

11 agosto 2006

Federazione provinciale Verdi Padova