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La fatalità dominante

La fatalità dominante

(26 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Lavoratori La sicurezza, diritto da far valere

(12 Settembre 2006)

Cara “Liberazione”, ci farebbe piacere che pubblicassi questa nostra lettera.

«Care lavoratrici, cari lavoratori, per una volta tralasciamo di parlare direttamente delle aziende, dei sindacati e del Governo (ringraziamo pubblicamente il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il suo richiamo per più sicurezza negli ambienti di lavoro). Vogliamo esprimere il nostro disappunto nei vostri confronti, perché i primi a dover salvaguardare la propria sicurezza siete voi. Troppe volte abbiamo denunciato nei vari articoli e congressi la superficialità che mettiamo nel “calcolare i rischi” che tutti i giorni sfioriamo nei vari ambienti di lavoro, e purtroppo spesso ci ritroviamo a notizie troppo dure.

Per chi non lo sapesse (ma lo sapete benissimo), vi sono leggi a tutela nostra, ma per superficialità o per paura di repressioni personali, taciamo e sopportiamo tale situazione, aggravando così noi stessi e le future generazioni, non ultimo quegli Rls onesti, che tutti i giorni si trovano a confrontarsi per cercare di migliorare tale situazione.

E’ inconcepibile sentirsi dire: «tanto fanno come gli pare, i sindacati non fanno niente, i datori di lavoro le leggi non le guardano neanche, e chi dovrebbe controllare si girà dall’altra parte… Ci dite cosa dobbiamo fare?». Di certo dovete pensare che la vostra salute è al di sopra di ogni cosa. Ci rendiamo conto che in questa domanda vi è più che una verità. Ma sta a noi cambiarla, sta a noi combattere questa situazione (queste paure).

Vogliamo fare un esempio. Noi siamo Rls metalmeccanici, e tempo fa un collega delle ferrovie(un Rls macchinista), individuando un rischio alto per la sicurezza dei treni (Vacma), si è rifiutato di eseguire il suo lavoro. L’azienda lo ha licenziato. Il suo nome? Dante De Angelis. Vedete, noi pur rammaricandoci con la decisione sballata della direzione di Trenitalia, ci siamo arrabbiati di più con i sindacati confederali, che hanno fatto poco per difendere Dante De Angelis. Per favore riflettete su queste righe, e ricordate che dopo il dovere abbiamo anche noi dei diritti, soprattutto i nostri diritti. Diritto di lavorare in un ambiente sano e sicuro».

mail : bazzoni_m@tin. it

Marco Bazzoni, Andrea Coppini, Mauro Marchi rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza - Liberazione 12 Settembre 2006

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