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Ventiquattro ore senza di noi

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(1 Marzo 2010) Enzo Apicella
Sciopero generale dei lavoratori migranti

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Padova: il muro dell'infamia

(26 Settembre 2006)

Nella storia recente di Padova le zone di spaccio di sostanze stupefacenti sono state le più diverse: piazzetta della Specola nei primi anni 70, Piazza Capitaniato, poi Piazza dei Signori, poi ancora il Prato della Valle e solo negli ultimi anni la zona di via Anelli.

Nessuno di quelli che oggi hanno costruito il muro attorno a via Anelli aveva mai proposto di risolvere la questione dello spaccio con un muro attorno a Piazza dei Signori o al Prato della Valle!

E' chiaro che costruire un muro attorno alle case di cittadini padovani è una cosa che non è nemmeno immaginabile! Il problema lo si risolve in altro modo: si fanno progetti di risanamento, si investono soldi, si mettono in cantiere iniziative culturali, spettacoli e quant'altro si pensa necessario per "restituire ai residenti" la zona degradata.

Se invece i residenti della zona degradata sono immigrati, maghrebini, nigeriani.... se insomma i residenti sono cittadini-di-terza classe l'unico investimento che si fa è quello minimo necessario: il muro!

Che poi lo spaccio si sia semplicemente spostato di poche centinaia di metri tra l'arcella e la stazione ferroviaria, non è una questione rilevante: i cittadini-di-prima-classe sono stati rassicurati, la giunta di centrosinistra ha guadagnato voti tra i fans di Gentilini e... il muro rimane!

Ma al di là del disgusto per questi politici sedicenti di sinistra che fanno propri i metodi dell'apartheid razzista, è necessario rilanciare una battaglia di verità: è stupido pensare che sia possibile risolvere la questione dello spaccio e in generale della criminalità con la repressione di qualche disgraziato, con i muri attorno ai ghetti, con i CPT e le espulsioni.

Le responsabilità vere vanno cercate altrove: ad esempio tra le le associazioni padronali che vogliono in questa città e in questa regione una massa di lavoratori migranti disposti a lavorare per un salario minimo, molto spesso in nero, o per brevi periodi di tempo. Salvo poi sbatterli per strada quando non ne hanno più bisogno, scaricando sulla società tutti i problemi che ne possono derivare.

movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori - padova

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