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Il fumo uccide

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(18 Agosto 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Savona in mano a chi?

I palazzinari dettano le scelte politiche alla amministrazione Berruti

(2 Ottobre 2006)

Palazzi faraonici sul fronte mare. Torri, un porto turistico che stride con la crescita del porto commerciale
I frutti di queste scelte politiche ai soliti noti.

Sarà, fuor d’ogni dubbio, bella Savona; con il suo bel porticciolo turistico, l’avveniristica torre, e,con il fronte mare disegnato da uno degli architetti più prestigiosi di Spagna.(Bofil)
Uno scenario prestigioso. Torri in cemento, vetro e acciaio che faranno bella mostra di sé ai naviganti che si avventureranno nella baia.
Noi vorremmo capire, quali saranno le ricadute economiche e sociali per i cittadini savonesi, per i lavoratori, per la soddisfazione dei bisogni reali dei cittadini.
Il sindaco di Savona e la sua Giunta auspicano un forte intervento dei privati per investire a Savona, ma a pro di chi.
Il piano dell’autorità portuale sembra un gioiello di scelte politiche importanti, a noi pare al contrario una serie di contraddizioni stridenti.
Non riusciamo infatti a comprendere, come si possano conciliare le esigenze di una portualità commerciale con quelle del porticciolo turistico.
Un programma, che, pare una gemma preziosa, ma che trova enormi difficoltà a incastonarsi in un contesto privo di infrastrutture viarie, capaci di sostenere il presumibile incremento di traffico, quale si può prevedere, considerato l’aumento dei traffici portuali commerciali in atto e previsti in sensibile aumento nella fine di questo anno e nel prossimo 2007.
Savona la città delle idee; diceva un manifesto di propaganda elettorale per le recenti elezioni amministrative, a noi paiono idee particolarmente balzane.
In particolar modo ci paiono svincolate e avulse da una seria programmazione degli interventi, prive di ogni capacità di gestire la complessità delle esigenze, derivanti da insediamenti che necessitano: non tanto di scenografie avveniristiche, ma di serie considerazioni della capacità del territorio di assorbire, violenti impatti e non soltanto ambientali, ma capaci di produrre risultati economici per la città e fornire reali opportunità di sviluppo, di occupazione, di incremento economico per tutti.
A noi pare, e siamo sicuri del nostro giudizio, che la remunerazione degl’ investimenti, in questo caso diventi un incremento alla speculazione finanziaria.
La “cementificazione” della costa, così alcuni chiamano, l’operazione Bofil e quella del Porto della Margonara, ci ricorda quanto è già avvenuto negli anni passati sulla intera costa della provincia, con gli effetti devastanti per l’economia dei flussi turistici e le scarse ricadute a economiche a livello locale.
Tutto il progetto, in parte già in atto, e in parte sotto esame, continua ad essere sostenuto dalla dirigenza politica e imprenditoriale, e passa attraverso la supina accettazione di una popolazione che ha creduto nella capacità dei propri rappresentanti politici nelle istituzioni.
Ed ha anche creduto, nella ventilata opposizione di quelle forze, che nel passato avevano dichiarato la loro opposizione a progetti faraonici e scenografici, che si erano schierate a fianco di quei cittadini più sensibili , (riuniti in comitati e movimenti), mettendo, (purtroppo a parole), la loro forza e le proprie scelte politiche, per resistere agli scempi che i progetti Bofil e Margonara stanno apportando e apporteranno al territorio, privilegiando l’interesse dei palazzinari.
Queste forze politiche che oggi continuano ad affermare di essere contrarie, ma che per quel che contano nel governo locale, regionale e nazionale, chineranno la testa e accetteranno le decisioni prese da altri e in altri luoghi.
Tutti noi abbiamo voltato le spalle ad ogni tipo di compromissione con i poteri economici speculativi e finanziari (con mi quali è bene ribadirlo non abbiamo mai voluto avere rapporti di sudditanza)
E oggi stiamo dando vita ad un nuovo soggetto politico che si pone come obiettivo il contrasto con tutti coloro che privilegiano l’interesse speculativo dei soliti noti.
Noi continueremo la battaglia contro speculazioni e interessi privati e privilegi, e stiamo constatando che siamo meno soli di quanto credevamo. Con noi contiamo tutti quei cittadini savonesi che vogliono continuare a sostenere una forte opposizione a tutti quei progetti che ,sappiamo bene, porteranno benefici ai pochi, privando noi tutti di possibilità di sviluppo diverse e più confacenti al territorio e ai reali desideri ed esigenze dei lavoratori e dei cittadini savonesi e della provincia.
Noi chiediamo
Che non si faccia il porto della Margonara
Che il progetto Bofil non venga realizzato
Che si realizzino i collegamenti ferroviari con l’Europa, non con il terzo valico a Genova, ma con il potenziamento dei collegamenti ferroviari tra Savona Alessandria e Savona Fossano Torino, obbligando Trenitalia a rendere praticabili giorno e notte le linee ferroviarie merci
Che la logistica portuale crei, non depositi di containers, ma la valorizzazione dello smistamento delle merci in arrivo nel porto di Savona e Vado, creando “district park “ ad alto valore aggiunto e occupazionale.
Sosteniamo la inutilità della Carcare Predosa, se non si pone mano innanzi tutto alla modernizzazione della statale 29
Chiediamo alle amministrazioni locali, provinciale e regionale un cambio delle politiche fin qui perseguite in materia di occupazione, di interventi sul territorio, di impiego delle risorse esistenti, privilegiando le nuove vocazioni della provincia, evitando di percorre vecchie scelte ormai rese impraticabili dai fatti
Poniamo con forza come prioritario il risanamento territoriale delle aree inquinate.
Su questi temi vogliamo coinvolgere i cittadini savonesi che come noi ritengono che altre scelte politiche sono necessarie e indispensabili per un reale e condiviso sviluppo della Provincia di Savona. Parrebbe una impresa difficile, quasi impossibile per una formazione politica in formazione.Noi ci siamo assunti la responsabilità di costituire il Partito Comunista dei Lavoratori, come punto di riferimento di tutti coloro che non sono d’accordo di assistere supinamente al dissesto del territorio, al sostegno del capitale finanziario e speculativo e ad essere forza di opposizione tutti i governi, locali e nazionali, di centro-destra e di centro-snistra che sono alleati agli industriali e alle banche.

Giorgio Magni
Movimento costitutivo del PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI
Comitato promotore provinciale savonese

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