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Previti: inciucio bipartisan

(30 Ottobre 2006)

La nuova corte che dovrà giudicare Cesare Previti è la giunta per le elezioni della Camera.
L' "imputato" è stato convocato per il prossimo 9 Novembre.Dovrà tentare di scansare la condanna alla revoca del mandato, al momento più che probabile essendo l'ex ministro della difesa stato condannato all'interdizione dai pubblici uffici nel processo Imi-Sir.
Per l'impresa Previti si è scelto un difensore d'eccezione: l'ex presidente della commissione stragi Giovanni Pellegrino già senatore dei Democratici di sinistra, ed ora presidente della provincia di Lecce.

Turbativo è che il presidente di una giunta di centro sinistra prenda le difese di un mafioso di Forza Italia che gode dell'immunità parlamentare, benefici che tanti ragazzi arrestati per occupazione abusiva di edifici pubblici o privati in piena emergenza sfratti (il centro sinistra, al senato, nonostante la maggioranza numerica, non è riuscito a far passare il d.l. contro gli sfratti), e di tanti ragazzi arrestati per possesso di alcuni grammi di hascisc non usufruiscono; a coloro che fossero tentati di rispondere che è solo una questione lavorativa rispondiamo che tra i privilegi politici di incarichi come presidente della provincia e di ex senatore, non sarebbe stato deleterio per le sue finanze un eventuale rifiuto; che questi siano i tentativi di schivare la decadenza di senatore; che ci sia aria di inciucio; dopo le polemiche sorte dalle accuse di Fitto su parentopoli, che sia un atto di buonismo per evitare scandali sulle terme di S. Cesaria, o sull'albergo propiscente il parco di Gallipoli gestito dal fratello di Pellegrino (la lite tra Vendola e Pellegrino riguardava il caso citato).

A tutti coloro che appoggiano l'Unione:

dopo la finanziaria, le missioni di guerra, il muro della vergogna di Padova, la falsa legge varata da Vendola contro il lavoro nero (dal decreto sono escluse tutte le aziende agricole con meno di due anni, ed il racket mafioso sul lavoro nero non è certo famoso per la lungimiranza delle sue imprese, che in mesi nascono e muoiono) diciamo: non se ne può più!

Movimento Costitutivo
PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI
Comitato Provinciale di Lecce

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