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Attacco alla USS Liberty

Attacco alla USS Liberty

(8 Giugno 2012) Enzo Apicella
Il 9 giugno 1967, durante la guerra dei sei giorni, i caccia israeliani colpiscono una nave spia della marina Usa: 37 morti e 170 feriti.

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(Palestina occupata)

Gaza, novembre 2006

comunicati del PCHR (Palestinian Committes Human Rights)

(6 Novembre 2006)

Per il quarto giorno consecutivo le forze di occupazione israeliane (I.O.F.) continuano con atti di terrorismo in Beit Hanoun a nord della striscia di Gaza.
Piu’ di 40 morti e piu’ di 150 feriti, distruzione su vasta scala delle case e delle infrastrutture, 5 palestinesi uccisi nelle “esecuzioni” in altre parti della striscia di Gaza.
Per il quarto giorno consecutivo, le forze israeliane di occupazione (I.O.F.) continuano la loro incursione nella città di Beit Hanoun; questo attacco viene come conseguenza dell’azione israeliana denominata “Autumn Clouds." (nubi di autunno)

Le indagini preliminari del PCHR indicano che le I.O.F. stanno utilizzando una gran numero di macchine da guerra nell'attacco a Beit Hanoun; quello delle I.O.F. e’ una prova di forza eccessiva contro i civili inermi e una forza da guerra sproporzionata contro gli attivisti palestinesi di resistenza.
Il più significativo dei crimini delle I.O.F. e’ dimostrato dalla risposta di violenza contro la manifestazione delle donne palestinesi nella citta di Beit Hanoun, che ha provocato la morte di 2 donne e altre 40 sono rimaste ferite di cui alcune in maniera grave. In più, le I.O.F. hanno preso di mira il personale medico: due sono stati uccisi e un terzo ferito.
E ancora le I.O.F. hanno impedito alle ambulanze di raggiungere i feriti ed hanno ostacolato il lavoro delle squadre mediche di soccorso.
Le I.O.F. continuano ad imporre una chiusura completa ed ermetica alla città di Beit Hanoun che e’ oramai priva di acqua, luce e tante infrastrutture sono state distrutte.
Le I.O.F. prelevano i maschi di eta’ dai 16 ai 45 anni per interrogarli; vengono portati nei locali dell’universita’ dell’agricoltura di Beit Hanoun per essere interrogati.
Il PCHR ha difficolta’ nel raggiungere il luogo di detenzione e non e’ in grado di conoscere il numero dei fermati, di quelli liberati o di quelli arrestati e portati in Israele.
In altra localita’ della striscia di Gaza, Gaza City e Rafah, le I.O.F. hanno ucciso 5 Palestinesi in tre “esecuzioni”.
PCHR è estremamente preoccupata dell’aggressione continua, da parte di Israele, contro la popolazione palestinese nella striscia di Gaza, in particolare nella parte settentrionale ed è preoccupato per la possibilità di ulteriori vittime civili e per la distruzione delle case e infrastrutture.

Aggiornamento del comunicato stampa del PCHR dal 2 novembre 2006.

I fatti

I crimini delle I.O.F. in Beit Hanoun da allora sono: Approssimativamente alle ore 12:00 di giovedì il 2 novembre 2006, le I.O.F. hanno imposto un assedio alla Mosque EL-Naser nel centro di Beit Hanoun. All’interno un numero imprecisato di attivisti di resistenza. Circa 150 donne dalla zona si sono mosse per fermare l’assedio. Le I.O.F. hanno risposto con le armi contro le donne: una e’ stata ferita alla testa, ma un gruppo di medici non ha potuto raggiungerla. E’ rimasta a lungo per terra senza la possibilita’ di essere soccorsa e al suo trasferimento all’ospedale di Beit Hanoun e’ stata dichiarata in gravi condizioni.
Approssimativamente alle ore 21:25 dello stesso giorno, un aereo delle I.O.F. ha lanciato un razzo su un gruppo degli attivisti di resistenza nel centro di Beit Hanoun uccidendo uno: Hasan Saleh Ahmad Salah di anni 22. Dopo 30 minuti un altro attacco aereo delle I.O.F. ha lanciato un razzo sui civili che erano riuniti sul luogo del primo attacco: due civili sono stati uccisi, uno di loro un ragazzo: Sami Abdallah Abu Sal'a di anni 28 della città di Jabalia e Mohammad Samir Mahmoud di anni 17 della città di Jabalia.
Approssimativamente a 23:30 sulla stessa sera, le fonti mediche all'ospedale di Shifa hanno annunciato la morte del bambino Bara Riyad Mohammad Fayyad di anni 4 della citta’ di da Beit Hanoun. Muore per le ferite riportate dal lancio di una bomba sulla sua casa.

Aggiornamento del comunicato stampa del PCHR del 3 novembre 2006.

I fatti

Approssimativamente alle ore 7:00 un gruppo di circa 300 donne, provenienti da parecchie zone a nord della striscia di Gaza, ha organizzato una dimostrazione dirigendosi verso Beit Hanoun. Quando la dimostrazione ha raggiunto il sobborgo di Beit Hanoun vicino a Izbit, le I.O.F. hanno iniziato a sparare. Due donne sono state uccise e 40 sono state ferite.
Le ambulanze non hanno potuto raggiungere ne i corpi dei morti ne dei feriti; i corpi dei feriti sono stati prelevati solo alle ore otto di sera.
Le due donne uccise sono: o Rawda Ibrahim Jaber di anni 48 del campo profughi di Jabalia e Ibtisam Yousef Mas'oud di anni 44 del campo profughi di Jabalia.
Approssimativamente alle ore 11:00 si sono susseguiti bombardamenti continui delle I.O.F. nelle zone in Beit Hanoun, Beit Lahia e Jabalia.
Nel bombardamento vicino alla Mosque di Abdallah Azzam in Izbit Beit Hanoun, parecchi civili sono rimasti feriti tra cui un giornalista per l'agenzia di notizie di Ramatan. Il giornalista è EL-Attar di Hamza di anni 22; i quattro civili uccisi tra cui due ragazzi sono: o Ahmad Sehweil di anni 15 da Beit Hanoun; Hamza Mohammad Karsou di anni 18 da Beit Lahia; Hamdi Ramadan Abdel Dayem di anni 16 da Beit Hanoun e Mohammad Ahmad Sabbah di anni 20 da Jabalia.
Approssimativamente alle ore 20:30 un aereo delle I.O.F. ha lanciato un razzo su un gruppo di attivisti di resistenza nella zona di EL-Za'tar di Tal ad est di Jabalia. Uno degli attivisti è stato ucciso: Basilea Mohammad Ashour di anni 24.
Approssimativamente alle ore 20:45 un aereo delle I.O.F. ha lanciato un razzo ad un secondo gruppo degli attivisti di resistenza vicino alla stazione di gas di Hammouda. Un attivista è stato ucciso: EL-Jedyan di Eyad Sabri Abu di anni 26 del campo profughi di Jabalia.
Approssimativamente alle ore 21:30 un aereo delle I.O,F, ha lanciato un razzo su un terzo gruppo degli attivisti resistenti e dei civili nella zona di EL-Na'ja di Beir, vicino alla scuola di EL-Jarrah nella parte occidentale di Beit Lahia. Un numero imprecisato di feriti e quando le squadre mediche di soccorso sono arrivato un secondo razzo è stato lanciato uccidendo due paramedici: Mustafa Habib di anni 23 e EL-Madhoun del Ahmad Shehda di anni 43. Entrambi erano paramedici volontari della Mezzaluna Rossa palestinese.
Nell’attacco altri sono stati uccisi Ahmad Fathi Naji di anni 23; Suliman Abdallah Olwan di anni 40; Ra'ed Ali Yassin di anni 17 e Ayman Ali Yassin di anni 19. In questo attacco criminale altri quattro sono rimasti feriti tra cui un altro paramedico.

Aggiornamento del comunicato stampa del PCHR del 4 novembre 2006.

I fatti

Approssimativamente a ore 2:30 una bomba e’ stata sganciata sulla casa di un appartenente ad una famiglia del clan di Abu Harbid. I residenti non erano in casa. La casa è stata completamente distrutta, un vicino è stato ucciso e 3 altri sono stati danneggiati. La vittima è Marwan Mohammad Abu Harbid di anni 46.
Nella stessa mattinata Mohammad Ibrahim Ba'lousha di anni 17 è stato ucciso da un colpo sparato alla testa.
Altro colpo alla testa per un attivista di resistenza: Ra'ed Hilmi Seyam di anni 32.

Le “esecuzioni” da parte delle I.O.F. contro attivisti resistenti nelle striscia di Gaza tra venerdi 3 e sabato 4 novembre:
un razzo ha colpito un veicolo vicino alla scuola di Hitten nel quartiere di Sheja'eya ad est di Gaza City. Tre attivisti di Hamas, che erano nell'automobile, sono stati uccisi: Emad Reyad Mushtaha di anni 30; Ali Hilles di anni 23 e Mohammad Talal Farhat di anni 23.
un razzo lanciato su un veicolo nel quartiere di EL-Adas Kirbit in Rafah ha causato la morte di un attivista di Hamas Ahmad Mansour Abu H'meid di anni 34 e il ferimento di altri 4. Un passante e’ stato ferito seriamente.
un aereo delle I.O.F. ha lanciato due razzi su un veicolo in via di Jala in Gaza City. Un certo numero di attivisti di Hamas erano all'interno dell'automobile. Un attivista è stato ucciso ed un altro è stato ferito seriamente. L'attivista ucciso è EL-Borno di Luay Mohammad di anni 33.

PCHR condanna questi crimini che devono considerarsi crimini di guerra contro la popolazione palestinese. Questi crimini inoltre sono da considerati come una forma d i rappresaglia e punizione collettiva in violazione dell'articolo 33 della Convenzione di Ginevra.
E’ da tenere presente che le I.O.F. usano forze e armi sproporzionate contro gli attivisti palestinesi di resistenza e contro i civili.
Si rinnova la condanna della politica delle “esecuzioni” contro gli attivisti palestinesi, che aumenta la tensione e minacciano tutta la popolazione civile.
Invita la Comunità internazionale ad intervenire immediatamente per arrestare questi crimini. Il PCHR richiama tutti al rispetto della Convenzione di Ginevra e richiama in particolare il rispetto dell'articolo 146 della Convenzione nell’intento di perseguire i crimini e le violazioni contro i civili

(tradotto da G. Brattini)

Riferimento: 115/2006 - Data: 4 novembre 2006

PCHR (Palestinian Committes Human Rights)

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