">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Atene. Ordine pubblico

Atene. Ordine pubblico

(4 Maggio 2010) Enzo Apicella
Grecia. Il Fondo Monetario Internazionale si scontra con la resistenza popolare

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

A fianco dei pensionati e dei lavoratori

Appello in difesa delle pensioni

(25 Giugno 2007)

La questione delle pensioni è sempre stata un cardine delle vicende sociali del nostro paese. Oggi l'attacco che viene condotto al sistema pensionistico pubblico dai poteri economici nazionali ed internazionali, fa parte integrante di un indirizzo liberista che vuole mettere il mercato al di sopra di ogni cosa.

Si punta così alla progressiva privatizzazione della tutela pensionistica dei lavoratori, in nome di una crisi di bilancio del sistema pubblico che viene strumentalmente gonfiata, per favorire nuove occasioni di profitto per i fondi e la speculazione finanziaria. Lo stesso aumento delle aspettative di vita, in realtà molto diverso a seconda delle classi sociali, delle condizioni di lavoro, dei redditi disponibili, viene utilizzato per dimostrare l'insostenibilità del sistema pensionistico pubblico. Il governatore della Banca d'Italia ha più volte richiamato la necessità di far compiere alle pensioni pubbliche lo stesso percorso che nel passato vide progressivamente ridurre e poi cancellare la scala mobile. In questo modo ha chiarito il senso di un progetto che punta ancora una volta a ridurre il pubblico e i diritti garantiti in nome del privato e della competizione di mercato.

Per queste ragioni è decisivo che oggi il sistema pensionistico pubblico venga difeso e che l'offensiva contro di esso venga respinta. Il sostanziale fallimento della campagna per far versare il Trattamento di fine rapporto nei fondi pensionistici integrativi è la dimostrazione che il mondo del lavoro, i giovani, le classi sociali a minor reddito, chiedono le tutele del sistema pubblico e non vogliono affidare il loro futuro ai rischi dell'investimento privato. Tra l'altro, e non certo per ultimo, la campagna liberista per aumentare l'età pensionabile colpisce duramente le donne che lavorano, che sommano alla fatica del lavoro quella altrettanto pesante del lavoro domestico.

Per queste ragioni riteniamo che il prossimo confronto sul sistema pensionistico debba avere come punti fermi:
1. L'abolizione integrale dello "scalone" Maroni, che innalza l'età pensionabile minima a 60 anni e poi a 62. Va mantenuto il diritto di andare in pensione con 35 anni di contributi e 57 anni di età e alla maturazione dei 40 anni di contributi, senza colpire ulteriormente il mondo del lavoro, che ha già pagato troppo per il risanamento dei conti del Paese. Per queste ragioni va anche respinta l'ipotesi di mantenere l'innalzamento dell'età pensionabile rendendolo però più graduale con degli scalini.

2. Il no al taglio dei coefficienti di calcolo per le pensioni future. Scelta assurda e iniqua che colpirebbe proprio quelle giovani generazioni per le quali già oggi si lamenta una rendita pensionistica ingiusta e inadeguata.

3. La separazione della previdenza dall'assistenza, affidando quest'ultima alla fiscalità generale, la lotta contro i privilegi pensionistici del mondo politico, dell'alta burocrazia, delle categorie manageriali.

4. La lotta a fondo contro l'evasione contributiva e il lavoro nero, unica strada giusta per mantenere in equilibrio i conti della previdenza.

5. Il rilancio e il potenziamento di tutto il sistema pensionistico pubblico che, se messo nelle giuste condizioni, ai fini della garanzia del reddito per le persone si mostra sempre superiore a ogni investimento privato.

Affermare questi punti oggi significa sconfiggere un disegno che non solo colpisce diritti pensionistici di oggi, ma punta a far sì che il sistema pensionistico pubblico divenga sempre di più una variabile dipendente del mercato, da sottoporre a continue revisioni.

Per questo chiediamo al Governo di applicare rigorosamente questi punti nelle scelte sul sistema pensionistico e ci impegniamo in ogni caso a sostenerli tra l'opinione pubblica e nelle istituzioni.

Giorgio Cremaschi Segreteria Nazionale Fiom-Cgil
Fosco Giannini Senatore Prc
Rsu Electrolux Pordenone Fabbrica Metalmeccanica
Rsu ItalCementi Vibo Valentia Fabbrica Cementificio
Lavoratori cassaintegrati Elmec Catania - Metalmeccanica
Alex Zanotelli Movimento per la Pace
Marco Revelli Docente Universitario
Gianni Vattimo Filosofo
Dario Fo Premio Nobel
Marco Rizzo Coordinatore Segreteria Nazionale Pdci
Manuela Palermi Senatrice - Segreteria Nazionale PdCI
Franca Rame Senatrice
Emiliano Brancaccio Economista
Carla Casalini Giornalista . "Il Manifesto"
Domenico Gallo Magistrato
Vittorio Agnoletto Europarlamentare
Riccardo Realfonzo Economista
Massimo Raffaeli Critico letterario; " il Manifesto"
Salvatore Cannavò Deputato PRC
Adriana Miniati Direttivo Camera del Lavoro Firenze
Luciano Vasapollo Direttore "Proteo"
Mario Sinopoli Segretario generale Fiom-Cgil Calabria
Francesco Vaia Comitato Direttivo Nazionale Filtea-Cgil
Gianluigi Pegolo Deputato PRC
Stefano Tassinari Scrittore
Leonardo Masella Capogruppo PRC Reg.le Emilia-Romagna
Sergio Cararo Direttore "Contropiano"
Gigi Malabarba Sinistra Criticica
Paolo Sabatini Vice Coord.Naz.le Sindacato dei Lavoratori
Dino Tibaldi Senatore, IU - Verdi - Comunisti
Emidia Papi Coordinamento Naz.le RdB/Cub
Mauro Bulgarelli Senatore, IU - Verdi-Comunisti
Franco Turigliatto Senatore - Sinistra critic
Angelo Baracca Docente Universitario
Marino Severini Musicista- " La Gang"
Andrea Mingardi Cantautore
Nazzareno Piperno Slai Cobas Calabria
Don Vitaliano Della Sala Movimento no-global
Fernando Rossi Senatore, Gruppo Misto
Gianpaolo Silvestri Senatore IU-Verdi-Comunisti
Nicola Tranfaglia Deputato Pdci, storico
Francesco Caruso Deputato Prc

4486