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I ricchi

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(Il saccheggio del territorio)

Polla del Bongi in bottiglia ? Da Lucca... no grazie!!!

(9 Agosto 2007)

Agosto è da sempre il mese in cui grazie alle ferie accadono cose strane o da tenere nascoste , la notizia dell'autorizzazione da parte del ministero della salute (?) di autorizzare l'imbottigliamento dell'acqua del "bongi" arriva in pieno agosto e non merita di passare inosservata, al contrario è necessaria una discussione di tutta la città di Lucca perchè le ragioni di chi intende trarre profitto da un bene comune quale l'acqua "devono " passare al vaglio degli amministratori regionali (in primis) come pure dell'intera comunità e di chi la rappresenta.

E' assolutamente folle che grazie ad un semplice atto amministrativo di qualche burocrate al ministero della salute (?) si possa permettere un'autentico ladrocinio, la concessione ad imbottigliare e commercializzare acqua consente nel nostro paese di pagare due spiccioli allo stato per l'acqua prelevata e rivenderla a prezzi superiori di centinaia di volte al valore ..ahime'..commerciale dell'acqua attualmente distribuite dalle spa attualmente gestori dei servizi idrici, ci aspettiamo da Firenze un contributo in materia chiaro e sollecito dei consiglieri lucchesi tutti come dagli amministratori regionali.

Forse non tutti sanno che per realizzare una bottiglia di plastica da un litro occorrono 7 litri di acqua per produrla, e che dire del fatto che la principale voce di costo per le aziende imbottigliatrici è quella della pubblicità , pubblicità quasi sempre menzognera e oltre i limiti del reato di circonvenzione di incapace?Cosa dire dei costi ambientali di smaltimento delle bottiglie usate e quelli derivati dal trasporto di una merce prodotta a Lucca e consumata sulle falde del Monte bianco o dell'Etna?

E' al Sindaco di Lucca e al presidente della Provincia come a tutti gli amministratori di Lucchesia che chiediamo di dire basta a questo proliferare di aziende di imbottigliamento di acqua,lo chiediamo con la credibilità di chi ha fatto crescere anche nei nostri territori la battaglia per il riconoscimento del valore di diritto per l'acqua e non di merce e si batte per la tutela del bene comune che caratterizza la lucchesia rispetto a tutta la Toscana "l'acqua", un bene da tutelare e condividere e non un pezzo di torta da sbafare a scrocco della intera comunità o un'occasione di profitto per chi gestisce il servizio idrico.

Per fortuna siamo in buona compagnia nel ritenere tra l'altro che lo stato delle fontane e delle sorgenti pubbliche come quella del "bongi" necessiti interventi come quelli già in atto dalla amministrazione di Capannori , interventi in grado di garantire fruibilità gratuita e tutela per le acque di buona qualità , è di questo e di tanto altro che c'è bisogno ma c'è chi vorrebbe continuare a vendere come "prodotto" dei territori assieme al Vino,l'Olio,il Miele,le Farine di Castagno e Mais od il Farro , l'acqua in bottiglia, aumentado le ferite materiali e culturali contro il corpo della nostra comunità e la sua sua storia.

Un'anno fà abbiamo assistito alla follia dell'esposizione di acque minerali in bottiglia (di plastica per giunta!!) assieme ai prodotti tipici dei territori di Lucchesia durante il settembre lucchese sotto la loggia del palazzo pretorio, a parte la follia di chi equipara il lavoro e la "magia" della coltivazione e della produzione di vino ,olio e altri frutti della nostra terra ad una rapina autorizzata quale l'acqua in bottiglia c'è il ridicolo di farlo fisicamente sotto la sede dell'autorità di bacino del fiume serchio ed in pieno settembre Lucchese, mettendo alla berlina Lucca e i sui tesori, invitiamo gli organizzatori a non reiterare questo torto a tutta Lucca e ci impegnamo a vigilare perchè non passi inosservata una nuova pagliacciata del genere.

Tommaso Panigada
tavolo lucchese dell'acqua

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