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Continua la lotta dei lavoratori dell’appalto Aeroporto Marconi di Bologna

Oggi l’incontro con l’assessore Zamboni

(21 Settembre 2007)

VA FERMATO IL FASCISMO SINDACALE

Continua la lotta dei cento lavoratori dei servizi di terra licenziati e messi in mobilità tramite un accordo segreto firmato da CGIL e CISL.

Questa mattina alle 12.00 è previsto l’incontro con l’Assessore ai trasporti Maurizio Zamboni per trovare una soluzione al licenziamento di 100 lavoratori in appalto e alla paralisi dello scalo bolognese.

Una situazione intollerabile creatasi grazie ad alcuni sindacalisti, Claudio Santoro, Lorenzo Mastro della CGIL e Gianluigi Gallo della CISL; che pur rappresentando solo una decina di iscritti hanno firmato l’immediato licenziamento dei dipendenti ex Gesticoop e siglato un accordo ancora segreto con la nuova ditta Giacchieri.

La CUB/RdB insieme ai lavoratori in lotta chiedono alle forze politiche e democratiche della città di prendere posizione contro questo inaudito atto di fascismo sindacale, impegnandosi per la salvaguardia dei posti di lavoro e la continuità dei contratti.

La SAB (Società dell’aeroporto di Bologna) di cui fanno parte tutti gli enti locali (Comune, Provincia e Regione) alla cui presidenza troviamo Giuseppina Gualtieri di nomina scelta dal Comune di Bologna, deve riaprire la trattativa con i sindacati che rappresentano realmente i lavoratori dell’Aeroporto.

Il silenzio assordante della politica e delle istituzioni non è accettabile di fronte ad una crisi come questa: la mobilitazione continuerà anche oggi con altre iniziative di lotta.

Bologna 19 settembre 2007

Massimo Betti
CUB/RdB Bologna

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