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(3 Agosto 2008)
Il 16 Luglio scorso le lavoratrici e i lavoratori di Comdata hanno aderito massicciamente allo sciopero indetto per una radicale revisione dell'accordo di II livello che l'azienda ha firmato con Cgil e Cisl.
Ricordiamo a tutti gli smemorati che l'adesione non è stato il frutto di un sentimento goliardico dei dipendenti ma una scelta dettata da un dissenso reale e profondo nei confronti di un accordo che già prima dello sciopero era stato rigettato nelle assemblee svoltesi a giugno nelle sedi di Torino e di Ivrea.
Due giorni dopo la FLMU-CUB ha inviato una richiesta alla Direzione aziendale di un incontro per discutere i punti per i quali era stato indetto lo sciopero dello scorso 27 Dicembre. A distanza di più di una settimana NON È GIUNTA ALCUNA RISPOSTA.
“Questo è un brutto segnale” parafrasando la frase dell'a.d. dott. Fiorenzo Codognotto, già... Il fatto che l'azienda non riconosca come controparte una fetta consistente di lavoratori, che ricordiamo nelle sedi di Torino e Ivrea sono la maggioranza!, è proprio un brutto segnale che ci riporta ai tempi dove le aziende sceglievano le controparti con le quali trattare. Ricordiamo che sono passati diversi decenni, fatti di lotte dove i lavoratori hanno conquistato il diritto di organizzarsi in modo indipendente da sindacati corrotti che fanno tutto tranne che difendere gli interessi dei lavoratori.
Come Collettivo proponiamo quindi a tutte le RSU delle sedi di Torino e Ivrea di indire un'assemblea retribuita all'interno dell'azienda dove tutti i dipendenti si confrontano liberamente per esprimere, senza intimidazioni di funzionari sindacali prezzolati, la propria opinione
COLLETTIVO LAVORATORI COMDATA
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