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Tunisia: percorso elettorale ancora in salita

I partiti che parteciperanno alla sfida del 23 ottobre continuano a lanciare appelli attraverso i media e sono mobilitati per portare la gente ad iscriversi. Con risultati modesti

(7 Agosto 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Tunisia: percorso elettorale ancora in salita

foto: www.nena-news.com

IRENE PANIGHETTI

Tunisi, 07 agosto 2011, Nena News - Dopo il posticipo del termine per l’iscrizione alle liste elettorali dal 3 al 14 agosto la Tunisia vede in questi giorni un impegno a tutto campo per il raggiungimento dell’obiettivo: il 50 per cento di iscrizioni. I partiti che parteciperanno alla sfida del 23 ottobre, più di un centinaio dopo anni di partito unico, continuano a lanciare appelli attraverso i media e sono mobilitati per portare la gente ad iscriversi. L’istanza superiore indipendente per le elezioni (Isie) è in piena attività, nonostante i ritmi più blandi imposti dal Ramadan: organizzare le prime elezioni libere è un impegno colossale, da mettere in campo su fronti diversi e complessi.

Tra le varie componenti dell’intero processo elettorale vi è un aspetto, ad oggi oscurato dall’affluenza all’iscrizione alle liste, che riguarda gli osservatori. “La partecipazione di osservatori al controllo del processo elettorale ha l’obiettivo di rafforzare la credibilità e la trasparenza delle elezioni” si legge nel documento diffuso dall’Isie, nel quale sono precisate le condizioni per assumere tale ruolo. Per gli internazionali è essenziale essere “rappresentanti di un’associazione o di una organizzazione internazione”, quindi ai singoli le porte sono chiuse, a differenza degli osservatori nazionali, per i quali tuttavia vi è una clausola un poco controversa. La tunisina o il tunisino che volesse accreditarsi come osservatore elettorale deve infatti, tra gli altri requisisti, “avere esperienza nel settore elettorale”: un elemento che potrebbe escludere molte persone, ma l’Isie si è giustificata precisando che si tratta di avere un’esperienza maturata anche di recente nel contesto del monitoraggio elettorale. Per chi ne fosse sprovvisto c’è l’opportunità di formazione, che alcune associazioni hanno deciso di offrire alla cittadinanza, da quelle sorte dopo il 14 gennaio a quelle “storiche”,come la Lega Tunisina dei Diritti Umani o l’Associazione Tunisina delle Donne Democratiche. Queste realtà sono coordinate dalla Associazione tunisina per l’Integrità e la Democrazia delle Elezioni, attraverso i suoi 20 uffici regionali che si preparano ad offrire corsi di formazione anche in cooperazione con diverse Ong. La domanda può essere inoltrata in diversi modi, dalla raccomandata all’iscrizione on line.

Ma ad oggi i risultati sono scarsi: nemmeno una ventina le domande pervenute di singoli tunisini, nessuna ancora da parte delle associazioni che stanno organizzando internamente le proprie liste. Dal punto di vista internazionale ha fatto richiesta solo alla Fondazione Carter, già presente in Tunisia con 14 osservatori. Insomma, anche su questo fronte il percorso elettorale è ancora in salita. Nena News

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