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Trattativa sul lavoro: altro che passo indietro, qui si va dritti verso il baratro

Mobilitazione insieme a tutte le forze sociali e sindacali che dissentono

(13 Marzo 2012)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in confederazione.usb.it

Trattativa sul lavoro: altro che passo indietro, qui si va dritti verso il baratro

foto: confederazione.usb.it

Nazionale – martedì, 13 marzo 2012 “La demagogia e la strumentalità insite nella trattativa sul lavoro tra Governo, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil rischiano di produrre conseguenze pesanti per i lavoratori”, afferma Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo nazionale USB.

“Sulla questione complessiva degli ammortizzatori sociali si sta di fatto prevedendo una riduzione del periodo di copertura per tutte le tipologie oggi utilizzate, attualmente finanziate da aziende e lavoratori, mentre per il futuro non si comprende ancora quale sarà la fonte di alimentazione. Sulle tipologie contrattuali – prosegue Tomaselli - sembra che si stia andando verso la riconferma delle attuali forme di precarietà, estendendo poi il rapporto di apprendistato in tutte le situazioni nelle quali non viene applicata altra tipologia di contratto precario. In ogni caso, si avrà per il neoassunto un ‘periodo di prova’ che durerà anni, con diritti e salario ridotti e la possibilità di licenziamento in qualsiasi momento”.

“La questione articolo 18 – aggiunge il dirigente USB - rimane sul tavolo e nelle aspettative di Governo e Confindustria, e si affronterà o negli incontri che si svolgeranno nei prossimi giorni o, più ipocritamente, tutta in Parlamento per limitare al massimo i problemi interni della Camusso”.

“Se queste misure si andassero a sommare a quelle che sono state approvate e concordate nell'ultimo anno – sottolinea Tomaselli - si otterrebbe una miscela che produrrà lavoratori senza contratto nazionale, che lavoreranno con ritmi massacranti andando in pensione anni dopo l'età prevista; legati a normative e leggi che potranno essere modificate e peggiorate attraverso accordi aziendali; che saranno più ricattati e che potranno essere licenziati subito dopo l'assunzione perché precari, o in qualsiasi momento della loro vita lavorativa; che saranno meno tutelati in caso di crisi o chiusura dell'azienda”.

Conclude Tomaselli: “L’Unione Sindacale di Base si mobiliterà in queste ore, per manifestare la propria ferma opposizione, insieme a tutte le forze sindacali e sociali che stanno in varie forme esprimendo un forte dissenso al peggioramento delle condizioni dei lavoratori”.

USB Unione Sindacale di Base

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