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(19 Maggio 2013)
Entro tre anni non ci sara’ piu’ il Servizio Sanitario Nazionale pubblico. La previsione è di FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza eta’ che, attraverso il suo Centro studi di economia sanitaria, mette in evidenza il rischio di una migrazione della domanda sanitaria dal pubblico al privato: i cittadini per ”esigenze economiche” preferiscono il privato a pagamento, in quanto piu’ veloce ed economico rispetto al pubblico; ticket e superticket sono troppo cari e le prestazioni, nel privato, sono eseguite in ambienti confortevoli, puliti e senza liste d’attesa, spendendo pure di meno. ”In verita’ – dichiara il Presidente di FederAnziani Roberto Messina – si deve ricorrere al privato perche’ con questi aumenti attraverso ticket, superticket e liste d’attesa il pubblico ha di fatto scaricato i cittadini italiani”.
Secondo il Centro studi, non si puo’ continuare a volatilizzare miliardi di euro in sprechi inutili da parte di ospedali come ad esempio le mense o i pasti, lavanderia, spese telefoniche, e inserire ticket aggiuntivi e superticket per sostenere il sistema, favorendo cosi’ l’allontanamento dei cittadini dal SSN, o come nel caso delle vaccinazioni, non tenere in considerazione gli 8.000 morti l’anno a causa delle complicanze dell’influenza e continuare a impostare le circolari ministeriali o soprattutto a indire gare d’appalti regionali per l’acquisto dei vaccini con prodotti obsoleti o in altri casi non prioritari per la salute pubblica. “Tutto cio’ e’ a dir poco scandaloso”.
Fabrizio Salvatori - controlacrisi.org
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