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Golf Club Lampedusa

Golf Club Lampedusa

(31 Marzo 2011) Enzo Apicella
Berlusconi a Lampedusa promette di cacciare i migranti e di costruire sull’isola un campo da golf e un casinò

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    (La tolleranza zero)

    Catania: un lungomare di corpi morti, uccisi dalle frontiere d’Europa

    (10 Agosto 2013)

    catalungomar

    Catania, lungomare La Plaia, questa mattina: 6 morti

    10.000 morti in 10 anni: e aumentano di giorno in giorno.
    Una guerra combattuta per mare, dove flotte di navi militari incrociano barchini bucherellati stracarichi di persone:
    quello è il nemico per la Fortezza Europa in cui viviamo da detenuti e allo stesso tempo da consapevoli carcerieri / guardie di frontiera.


    Quando muoiono compaiono piccoli trafiletti sulla stampa asservita al filo spinato:
    se poi muore una donna incinta o un bimbo, il trafiletto si fa più patetico, ma tanto il titolone della pagina più importante è sempre ridondante di “nuova legge per l’immigrazione clandestina” “giro di vite contro la clandestinità”
    “aumenta la detenzione nei CIE per chi è trovato nel territorio senza permesso di soggiorno”
    “espellere i clandestini” … questo è.
    Questo il lessico e il panorama culturale in cui viviamo e cresciamo i nostri figli,
    questi i titoli dei giornali che leggevano i bagnanti questa mattina a Catania,
    mentre si recavano a trastullarsi sul Lungomare La Plaia, uno dei punti più affollati della città marina,
    prima che si ritrovassero davanti ad una fila di cadaveri.
    Sei morti, tutti sotto i trent’anni: giovani sognatori, dal passo lungo verso un altro futuro. Morti a pochi metri dalla riva, cercando di salvarsi.

    Cadaveri,
    cadaveri che a quanto pare puzzano meno dei nostri,
    cadaveri che non hanno diritto a nome, che non sconvolgono, che una volta coperti dal lenzuolo vengono rimossi dalla corteccia celebrale e dalla coscienza. Come se fosse normale, come se fossero che ne so rondini o uccelli migratori:
    le cinque anatre di Guccini che ne arriva solo una ma “bisognava volare”.
    Peccato che son corpi, persone, uomini e donne e non metafore di qualche cantautore:
    ma scusate eh, non vorrei rovinarvi bagni, tuffi e “morto e galla” in questo agosto afoso.

    Continuate pure così,
    continuate a sguazzare in un Mediterraneo fatto di muri, filo spinato, frontiere assassine e tanti tanti corpi da scansare in acqua.

    baruda.net

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