Capitale e lavoro :: Flessibili, precari, esternalizzati

COOPERATIVE DI SERVIZI: IL MALE DEL TERZO MILLENIO

(25 Luglio 2016)

COSA ASPETTANO I NOSTRI PAPAVERI (POLITICI) A FAR SI CHE ALLE COOPERATIVE VENGA TOLTA LA POSSIBILITA' DI GESTIRE A LORO PIACIMENTO IL MERCATO DEL LAVORO? CHI VIENE ASSUNTO DA QUESTE PSEUDO AZIENDE, OLTRE A DOVER VERSARE LA QUOTA SOCIALE SENZA VEDERE UN CENTESIMO DI DIVIDENDO, DEVE SPERARE DI RIENTRARNE IN POSSESSO, DOPODICHE' UNA VOLTA STIPULATO IL CONTRATTO, CHIARAMENTE FARLOCCO (POICHE SIA L'ORARIO CHE LE MANSIONI NON CORRISPONDONO A CIO' CHE ANDREMO A FARE), IL SOCIO LAVORATORE VIENE SOTTOPOSTO AD UN VERO E PROPRIO MASSACRO PSICO-FISICO, CON ORARI DI LAVORO IMPOSSIBILI, PAGA BASSISSIMA, AMBIENTE DI LAVORO SENZA LA BENCHE' MINIMA SICUREZZA. SFRUTTANO IL MOMENTO DIFFICILE DELLA NOSTRA ECONOMIA E SFRUTTANO LE DEBOLEZZE DELLA PERSONA CHE, TROVANDOSI ALLE STRETTE, SUBISCE IN SILENZIO PER UNO STIPENDIO MENSILE DI 900 - 1000 EURO, LAVORANDO 210-220 ORE. PERSONALMENTE FAREI CHIUDERE QUESTI VERI E PROPRI LAGER GESTITI DA PERSONE CHE SI ARRICCHISCONO SULLA DISPERAZIONE DELLA POVERA GENTE. DOVE SONO I CONTROLLI CHE I VARI ISTITUTI PREPOSTI DOVREBBERO FARE, MA CHE PER QUIETO VIVERE EVITANO. BASTA SFRUTTAMENTO DEL LAVORATORE, VOGLIAMO TORNARE AD AVERE I NOSTRI SACROSANTI DIRITTI CHE COME ESSERI UMANI PRIMA E, LAVORATORI POI, CI SPETTANO.

STEFANO MONTICELLI