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(1 Settembre 2011) Enzo Apicella

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20 OTTOBRE: SCIOPERO GENERALE ANCHE NEL PUBBLICO IMPIEGO

(10 Ottobre 2023)

sciopero anche nel pubblico impiego

Non se ne può più. Anche nel Pubblico Impiego e per i suoi dipendenti.

Innanzi tutto, contratti e stipendi. Dal 2009, in 14 anni, 2 soli rinnovi di pochissime decine di euro, sottoscritti ed imposti dai soliti sindacati al servizio che hanno voluto mettere una pietra su ogni rivendicazione, anche solo sul mantenimento di livelli salariali già bassi che rendono complicatissime anche le esigenze primarie.

Non solo, in questi anni anche l’esplosione dell’inflazione, così pesante e tutta sulla pelle e nelle tasche di tutti da non doverla raccontare a nessuno.

Per il nuovo contratto, scaduto già 3 anni fa, sarebbe normale tenere conto di un’inflazione che secondo i dati Istat ha prodotto aumenti e quindi eroso il potere di quasi il 20% (venti per cento, per l’esattezza il 18,52%). Tantissimo, ma al supermercato ed alla pompa di benzina l’impressione di tutti è che sia anche di più.

Invece finora zero aumenti ed adesso prospettano i soliti stanziamenti e le solite elemosine da pochissime decine di euro, sulle quali non mancherà l’appoggio dei soliti noti. I salari più bassi d’Europa, l’unico Paese dove siano più bassi anche rispetto a 30 anni fa. Vogliamo continuare così?

Ed ancora, la valutazione, la discrezionalità al posto di ogni diritto, fatta apposta per tagliare ulteriormente salari e condizioni ed appesantire ancora le condizioni di lavoro. Mentre il divario salariale con dirigenti e posizioni organizzative si è allargato a dismisura.

Basta. Non ce la facciamo più, non ne abbiamo più. E poi ancora uffici e servizi in dismissione, precarizzazione, trasferimento ai privati (con soldi, quelli si, comunque pubblici), appalti, il tentativo di scippo anche del TFR da parte di cgil cisl uil ed autonomi con i loro fondi pensione ed i loro affari.

Già finita appena nata anche la stagione delle assunzioni, per un progetto che evidentemente non vede al centro i servizi pubblici ed i diritti dei cittadini, a partire da salute, istruzione e previdenza, sempre più legati alla carta di credito personale, per chi ancora può e potrà.

Non solo, gran parte delle poche assunzioni fatte sono con fondi Pnrr, e quindi a termine. Altri precari. Altro che stabilizzazione. Basta.

Non se ne può più. Ecco perché SGB e gli altri sindacati di base hanno proclamato insieme lo Sciopero Generale, anche nel Pubblico Impiego.

L’unico Sciopero Generale, e già questo fa riflettere.

Basta. IO Sciopero. E mi organizzo.

Contatta SGB. Passa dalla Tua parte

SGB Sindacato Generale di Base

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