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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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Frosinone. Solidarietà con l’operaio barbaramente colpito dal licenziamento. Invito all’unità e alla lotta contro le scelte di Stellantis

E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad una repressione senza precedenti, su tutti i fronti

(9 Febbraio 2024)

pci

“La barbarie del sistema del capitale ha colpito il compagno Delio Fantasia, guida sindacale e stimato lavoratore, licenziandolo. - ha commentato Oreste della Posta, segretario regionale del PCI Lazio - La barbarie del capitale, non la cattiveria di un singolo, ma il sistema quale esso è, sa, che in un paio di anni magari, un accorto Tribunale del Lavoro, reintegrerà e risarcirà il compagno Fantasia rispetto a questa vergognosa azione. Allora perchè viene fatta? Occorre chiedersi. Perchè - spiega il segretario comunista - questo rappresentante sindacale ha la conoscenza delle cose di fabbrica, ha la stima dei propri compagni di lavoro, e Stellantis sa, il sistema del capitale Stellantis sa, che ogni analisi, indicazione, spiegazione e proposta di lotta che questo ottimo dirigente fa, viene condivisa e attuata dai lavoratori uniti. Allora, come ha sottolineato immediatamente l’FLMU-CUB, è stata messa in atto una azione intimidatoria nei confronti di tutti i lavoratori. Un vero editto non scritto, in stile nazista: punirne uno per educarne cento! Noi comunisti non ci stiamo e siamo e saremo sempre dalla stessa parte, al fianco di Fantasia e dei lavoratori Stellantis”. Del resto, parlando con Delio Fantasia, squisita persona e operaio integerrimo, si comprende immediatamente che è questo il clima e che sono pessimi gli indirizzi “industriali” di Stellantis: “vogliono smantellare i siti italiani per traslocarli in altri Paesi, fidando nella minor storia di lotte operaie, contando sulle favorevoli condizioni dell’economia lì, rispetto allo scacchiere internazionale, sia che si parli di Paesi dell’est, o della Turchia o del Marocco o altro ancora”. Delio Fantasia è lucidissimo nel proporre l’analisi della situazione: “i carichi di lavoro, chi è in grado di denunciarli, mettendo all’indice l’assurdità e l’effetto disumanizzante di tali scelte? Soprattutto chi si espone per farlo? C’è chi lo fa e chi no. L’abolizione della pausa mensa, il ricorso al lavoro supplementare settimanale, l’assurdità delle trasferte obbligatorie (non ad un sito a cento metri o un chilometro, ma a mille chilometri), i demansionamenti “volontari”, la chiusura di interi reparti, l’invio di macchinari di lastratura, presse e verniciatura presso stabilimenti esteri... tutto ciò ha un nome: si chiude”! Ed allora se c’è chi è in grado di analizzare freddamente questo, lo denuncia e organizza una resistenza contro tutto ciò, e coinvolge l’intero sindacato e altri sindacati per unire i lavoratori, è qui che scatta la reazione padronale. E’ qui che avviene il licenziamento per mettere fuori giro un riferimento. Ma i lavoratori, sia a Stellantis, che nel resto d’Italia, alla notizia, sia per chi conosce personalmente Fantasia e le sue qualità, sia per chi ha saputo di cosa si sta parlando, hanno fatto immediatamente scattare la molla della soldiarietà operaia. Moltissimi gli attestati di stima solidale a Fantasia e alla lotta da intraprendere per contrastare lo smantellamento del sistema produttivo dell’automotive in Italia. Intanto La segreteria nazionale della Cub invita la dirigenza della Fca/Stellantis "a ritornare sui suoi passi: la decisione inaccettabile di licenziare un operaio e dirigente sindacale, punto di riferimento dei lavoratori è un atto che testimonia la volontà di allontanare una voce critica e di 'spianare' qualunque tipo di libertà sindacale in fabbrica a Cassino. E' evidente che la Flmu-Cub e l'intera Cub non si lasceranno intimidire". Anche la FIOM-FLM è subito intervenuta dichiarando: “E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad una repressione senza precedenti, su tutti i fronti". “Il ridimensionamento continuo dello stabilimento avanza inarrestabile, mentre la forza lavoro viene dimezzata a sua volta perchè la domanda è in caduta libera e si rinforzano altri stabilimenti considerati in questo momento più produttivi mandando di continuo personale in trasferta e quello che rimane in esubero aspetta a casa in cds una chiamata al lavoro che per molti non arriva da fine novembre. In questo quadro si inserisce il licenziamento del compagno Fantasia che rischia di inasprire ancora di più il livello dello scontro lasciando intendere una linea ben chiara; che è una dichiarazione di guerra ad ogni posizione critica e attivismo sindacale diretto, nel contrasto ad una desertificazione industriale che appare sempre più marcata sia nel nostro territorio che in quello internazionale. Come FIOM non solo esprimiamo piena solidarietà al compagno licenziato, ma invitiamo tutta la clasee operaia a non abbassare la guardia e a non farsi intimidire dal clima di repressione instaurato nello stabilimento di Cassino, così come in tutti gli altri stabilimenti”. Da parte sua, Delio Fantasia, in una nota sul suo “ Primo giorno da disoccupato”, commenta: “Fa strano. Per me che ho iniziato a lavorare a sedici anni, come tutti i miei coetanei. E con trentasei anni di fabbrica senza neanche mezzo richiamo verbale per scarso rendimento. Innanzitutto ringrazio i tanti amici e compagni da tutta Italia che mi hanno espresso la loro vicinanza. So che siete stati sinceri e questo mi conforta. Prendo atto del silenzio dei sindacalisti di Cisl e Uil che non si sono degnati neanche di una telefonata, ma sono consapevole che le discriminazioni e la volontà di isolare gli operai conflittuali e antagonisti passano anche attraverso questi orridi silenzi. Per quanto mi riguarda il mio impegno di attivista e volontario nei sindacati di base continuerà come prima e più di prima, perchè il movimento operaio deve continuare a vivere anche nelle difficoltà personali di ognuno di noi. Anche i miei impegni personali non subiranno variazioni: sabato 17 febbraio, per dire, presenterò il mio ultimo libro al Koinè (Il segreto di Lorenzo- Testimone di omicidio sul lavoro) e il 20 maggio sarò regolarmente in scena al Teatro Ariston di Gaeta per la rappresentazione della compagnia La Luccicanza. Questo per dire che la vita deve andare avanti, nonostante tutto”. Intanto, oltre la solidarietà piena da parte del PCI Lazio, giunge notizia che anche la Federazione PCI di Latina, terra nella quale risiede Fantasia sta facndo la stessa cosa.

Maurizio Aversa

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