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San Donà (VE): per il comunismo, fuori dal PRC

Il consigliere comunale di Rifondazione si dimette dal partito, assieme alle compagne e ai compagni delle aree critiche di Rifondazione Comunista

(12 Aprile 2006)

Il 10 aprile alle 15.30 - a seggi elettorali chiusi da poco e a risultati ancora sconosciuti-si è tenuta in Municipio a San Donà una conferenza stampa in cui Marina Alfier, capogruppo di RC ha dichiarato le dimissioni dal Partito della Rifondazione Comunista e dalle sue istanze dirigenti (Comitati Politici Regionale e Provinciale); a chi le ha chiesto come mai questa decisione proprio in quel momento, ha risposto che l'impegno personale e soprattutto politico era quello, innanzitutto, di mandare a casa Berlusconi, di non creare disorientamento tra gli elettori del centrosinistra e di rafforzare la Sinistra.

Ha sostenuto che, da questo momento non rappresenterà più Rifondazione Comunista in Consiglio Comunale a San Donà e il Gruppo Consigliare assumerà la denominazione di "Prospettiva Comunista Sandonà", che continuerà a rappresentare i Comunisti sandonatesi e gli elettori che l'hanno eletta, nelle amministrative del 2003, quando prestò il proprio nome, in qualità di candidata Sindaco, alla lista PRC-VAS.

Marina Alfier ha inoltre dichiarato, peraltro con una comunicazione inviata al Presidente del Consiglio Comunale, di rassegnare le dimissioni dall'incarico di vicepresidente del Consiglio e che il gruppo di nuova denominazione, si batterà da Sinistra, contro la destra e le politiche di destra da chiunque perseguite; sarà al fianco di tutte le organizzazioni e movimenti di uguale ispirazione e nell'ambito del Consiglio Comunale, sarà in rapporto dialettico e comunque unitario il più possibile con l'opposizione alla Giunta di centrodestra, come fino ad ora lo è stato.

Le motivazioni di questa decisione, tanto difficile quanto necessaria, si riassumono in più punti:

prima innanzitutto la tendenza del gruppo dirigente nazionale di RC a snaturare la natura comunista di questo Partito, negandone l'ispirazione originaria; quindi il venir meno di un costume e di una pratica politica democratici che garantiscano pari dignità e agibilità a chi non condivide completamente o in parte le scelte del gruppo dirigente; e poi i tanti, troppi, ostacoli, tentativi di delegittimazione, sfiducie pubbliche e abiure, esercitati nei suoi confronti, da un gruppo dirigente locale,provinciale e regionale definito autoreferenziale e dedito ad interessi particolari, perfino di ordine personale; senza contare la negazione totale di agibilità politica, nell'esercizio dell'attività istituzionale, dell'uso del simbolo e nome del Partito.

A sostegno dell'iniziativa della consigliera comunale si sono schierati le compagne e i compagni delle aree critiche di Rifondazione Comunista sandonatese che usciranno tutti dal Partito e continueranno l'attività politica e militante, con finalmente ritrovata AGIBILITA', NEL COLLETTIVO POLITCO-CULTURALE B.BRECHT DEL Veneto Orientale, che già opera da un anno su tutto il territorio del Sandonatese e Portogruarese.

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Commenti (1)

PER IL COMUNISMO E NON SOLO,DENTRO IL PRC

La consigliera Alfier lascia Rifondazione:come iscritto del circolo Rosa L. di San Dona',me ne faro'una ragione. Anche Fogagnoli,ex consigliere comunale,ci abbandona al nostro destino e pure per lui ce ne faremo una ragione. Sara'dura non confrontarsi piu'con un seguace di Fulvio GRimaldi,per intenderci quello che inneggia a Saddam Hussein, a Milosevic e che e'solito frequentare fascisti serbi.
Ma la vita e'fatta cosi'. La ALFIER andando via ha sparato(fango) nel mucchio. Ci ha informati non solo che Rifondazione non e'piu comunista,quindi non piu'degna di ospitarla ma anche che,questo partito,a livello locale e'in mano a gruppi dirigenti dediti a interessi particolari e personali. Non si fa menzione ne degli interessi personali e particolari e ne tanto meno dei soggetti che utilizzano il circolo di San Dona'o chissa quali altre istanze di partito per perseguire questi personalissimi interessi. D'altra parte l'importante e'infangare e la calunnia per definizione non richiede l'onere della prova.
Il punto e'che in questo periodo, trascorso dalla fine del congresso ad oggi,sia la alfier che fogagnoli ed altri a loro legati,hanno interpretato l'esito a loro sfavorevole del congresso ,come una sottrazione di qualcosa che gli era dovuto,cioe Il circolo di San Dona'. Il resto e' stato tutto conseguente.
Costoro,in questi due anni,le hanno tentate tutte per ridicolizzare il nuovo direttivo del circolo,per delegittimarlo,per ingenerare volutamente confusione nell'area dei simpatizzanti su chi realmente rappresentava Rifondazione in questo territorio;il nuovo direttivo"di malfattori dediti a interessi personali"ha retto ed anche molto bene:ha sostenuto campagne elettorali e referendarie,organizzato iniziative,cercato di allargare e rinnovare l'area dei militanti e simpatizzanti e,ha sempre cercato di mantenere il piu basso possibile il livello di questo scontro.
L'obiettivo di dimostrare che senza loro,rifondazione a san dona'non puo'esistere,e'fallito e,di questo,evidentemente ne hanno preso atto.
Il sottoscritto che,si riconosce da tempo(..e senza trarne alcun beneficio personale o particolare) nella linea innovativa della maggioranza,cerchera'da comunista che,pero',non da ad altri il patentino di comunista,di contribuire al radicamento di questa forza a san dona', alla circolazione delle nostre idee e all'ascolto disponibile e proficuo delle idee altrui anche se,le opinioni di chi definisce Bertinotti,il trasgender della sinistra le trovo volgari,razziste e infamanti;per inciso questo signore e'lo stesso che ha scritto il memorabile"Onore a Saddam"...Chi lo segue e appoggia non e'come lui ma peggio di lui.
saluti

(13 Aprile 2006)

LUIGI FINOTTO,ISCRITTO AL CIRCOLO DI SAN DONA'DI PIAVE

kamo65@email.it

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