Capitale e lavoro :: Flessibili, precari, esternalizzati

Montedomini polo geriatrico di Firenze: qualità del lavoro e qualità dell'assistenza

(13 Ottobre 2006)

E' questo il titolo del Convegno che la CGIL ha organizzato a Montedomini. Bel titolo, bella partecipazione con tutta la nomenclatura che da più tempo o meno ha in mano l'organizzazione, o meglio la riorganizzazione, dei servizi socio sanitari nella nostra città. Una abitudine quella di sedere a fianco dei responsabili della politica dell'appalto che non trova soluzione di continuità con il convegno organizzato per lunedi insieme alla LegaCoop, la nostra controparte, i famosi "padroni cooperative", quelli che hanno firmato il Patto per il Lavoro del Governo Berlusconi e dato cosi' il via alla legge Biagi. Non c'è da stupirsi quando gli stessi 100 ANNI della CGIL (http://www.100annicgil.it/) sono sponsorizzati dall'ILVA, responsabile di innumerevoli morti nelle proprie fabbriche, FINMECCANICA il braccio armato dell'industria italiana, FINCANTIERI che costruisce pattugliatori per l'Iraq

Ma molto diversa è la realtà negli appalti di Montedomini. Quando si parla di qualità del lavoro certamente ci immaginiamo che non si parli dei lavoratori e delle lavoratrici delle cooperative che ci lavorano almeno in termini di salario e organizzazione del lavoro. Certo non si parlerà dei turni massacranti delle pulizie e dei turni mancanti non sostituiti. Non si parlerà dei lavoratori e lavoratrici che vengono oramai assunti a tempo determinato, COME AD ESEMPIO L'ULTIMO FIORE ALL'OCCHIELLO IL TELECARE, dai tempi del caro Focardi ora direttore della Società della Salute come riconoscimento del suo processo di esternalizzazione dei servizi di Montedomini e della sua gestione come Presidente di alcune cooperative legate all'AMIG. Se per qualità del lavoro si intende 800 euro al mese senza garanzie sempre sotto la spada di damocle dell'appalto la fantasia galoppa più forte di Furia cavallo del west. O forse l'intenzione è proprio quella di illudere che tutto va bene o in ogni modo che con pazienza, passo per passo ... chissà dove s'andrà a finire diciamo noi? Sulla qualità del servizio, per quanto possibile, non abbiamo dubbi. Siamo talmente scemi noi lavoratori e lavoratrici che nonostante i bocconi amari costretti ad ingoiare ci facciamo in quattro anche quando questo non sarebbe possibile. Ma con le chiacchiere e i bei discorsi si risolve poco. Se a Montedomini si parla di qualità si deve parlare di assunzioni. Proprio in questi giorni dovrebbe diventare operativa la gara di appalto che si trascina da marzo di questo anno con le incertezze che ne conseguono. Una gara che riguarda non solo Montedomini ma anche le tre residenze sanitarie che dal Polo geriatrico dipendono: Rsa San Silvestro, Rsa Canova, Rsa Principe Abamelek.

Per molti non siamo precari perche' abbiamo nella forma contratti stabili, magari a tempo indeterminato, ma volete vedere voi cosa vuol dire stabilità lavorando in appalto? Volete voi subirvi il ricatto ogni volta che ci si avvicina alla gara?

SE VOLETE QUALITA' DEL SERVIZIO E DEL LAVORO QUESTA SI POTRA' AVERE SOLO CON L'IMMEDIATA ASSUNZIONE DA PARTE DI MONTEDOMINI DEI LAVORATORI E LAVORATRICI ATTUALMENTE IN APPALTO

RdB Cub PRIVATO (Comitato Difesa Lavoratori Cooperative)