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Violenza sulle donne

Violenza sulle donne

(27 Febbraio 2011) Enzo Apicella

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    (Flessibili, precari, esternalizzati)

    La Coop sei tu? Non ti riconosco più!

    La solitudine delle lavoratrici nei supermercati. Violazione dei diritti e massima flessibilità alla Coop.

    (24 Ottobre 2006)

    Non sappiamo quante siano le lavoratrici (perché in prevalenza donne) precarie nei supermercati del marchio COOP, perché Cgil Cisl Uil non si sono mai poste l’obiettivo di censirle e di ridurne il numero, attraverso un piano delle assunzioni finalizzato a trasformare buona parte dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo pieno.

    Migliaia di contratti a tempo a tre mesi, spesso prolungati di altri due o tre mesi (il prolungamento viene annunciato di regola il giorno prima della scadenza del contratto).

    Capita che tra un contratto a tempo determinato ed un altro passino anche 5 o 6 mesi, la regola è che la Direzione Coop ti convochi al lavoro due o tre giorni prima.

    Le precarie non hanno diritto alla assemblea, a regola il contratto lo prevederebbe ma non la organizzazione del lavoro che preferisce impiegare le precarie durante le assemblee per garantire la normale apertura del supermercato e l’impiego delle stesse alle casse e ai banchi di carne, pesce e gastronomia.

    La Coop sei tu , dice la pubblicità, quindi ci domandiamo che cosa pensino le migliaia di soci da sempre attenti ai diritti collettivi e alle battaglie a sfondo civile.

    Alla Coop capita che la lavoratrice a tempo determinato, alla fine del periodo, si veda giudicata con una scheda di valutazione della quale non consoce né i criteri di compilazione, né tanto meno il contenuto che poi è vincolante ai fini delle nuove assunzioni a termine (perché la COOP di solito chiama sempre le stesse donne visto che i tempi e i costi della formazione del personale sono ridotti ai minimi termini).

    Su tre mesi di contratto, 45 possono i giorni del periodo di prova come prevede il contratto di categoria; ci chiediamo la ragione per la quale una lavoratrice al 3 o 4 contratto a tempo debba superare un lungo periodo di prova (ci viene da pensare che la sola giustificazione plausibile sia quella di avere uno strumento di pressione psicologica per assoggettare i singoli alla flessibilità e all’organizzazione del lavoro…)

    Le lavoratrici debbono essere così flessibili che l’orario settimanale viene stravolto, di solito, con repentini (e mai contestati) cambi turno, una sorta di lavoro a chiamata al quale la singola lavoratrice non può sottrarsi pena non essere più chiamata a lavoro una volta terminato il contratto a tempo determinato.

    Infine, a fronte di contratti a 20 o 24 ore lavorative a settimana, sovente capita che l’orario lavorativo aumenti fino a 36 o 40 ore, un uso flessibile anche dell’orario che conferma il forte bisogno della Coop di personale full time e a tempo indeterminato, un bisogno negato dai sindacati aziendali e dalla stessa direzione Coop che preferisce invece contratti precari e manodopera flessibile.

    Anzi , corre insistente una voce che ci saranno esuberi in alcuni supermercati visto che il personale sarebbe in eccedenza. La coop sei tu? Non ci sembra proprio il caso!

    CONFEDERAZIONE COBAS
    VIA SAN LORENZO 38 PISA

    Commenti (3)

    sono d'accordo

    neoassunta coop...ma fino ad adesso niente è cambiato da quello che avete scritto...come ci tuteliamo'

    (30 Settembre 2007)

    cristina746@virgilio.it

    SINDACATI A BRACCETTO CON LE COOP

    Rinnovo Contratto Distribuzione Cooperativa: incontro del 27 Novembre

    Nella trattativa del 27 /11/ 2007 le Associazioni Cooperative hanno posto il tema della flessibilità come esigenza delle imprese e strada necessaria per rispondere alle nostre richieste di stabilizzazione del lavoro, riduzione dei part-time e aumento del full- time. Hanno anche ribadito la loro proposta di consolidare l'occupazione limitando a 36 mesi, senza proroghe, il periodo dei c-t per la loro trasformazione a tempo indeterminato. Sulla flessibilità hanno avanzato una proposta troppo elevata sia per il numero delle settimane che del tetto delle ore settimanali, senza veti a livello aziendale, la Commissione trattante dopo una breve discussione ha risposto:
    "La nostra esigenza è arrivare ad un accordo complessivo entro i primi mesi dell’anno e per questo chiediamo che la trattativa entri nel vivo da subito e in merito definire la proposta conclusiva sui contratti a termine sia sulla durata (36 mesi) sia sul diritto di precedenza , riduzione della % e superamento del conteggio annuale della %;definire una % più alta di conferma per l'apprendistato; stabilire nel ccnl l'aumento a 20 ore del part-time minimo;definire il diritto di precedenza, stabilire anche una percentuale di consolidamento. Nella contrattazione aziendale è necessario legare la flessibilità alla riduzione della % dei part-time, l’articolo sulla flessibilità può essere rivisto tenendo conto della filosofia che lo ispirava".
    Inoltre li abbiamo invitati a rispondere anche ad altri punti della piattaforma in particolare assistenza e previdenza.
    Le associazioni Cooperativa hanno dichiarato che nella trattativa dell'11 dicembre p.v., che si svolgerà con inizio alle ore 10 presso l'hotel Metropole via Principe Amedeo in Roma, a precisare le loro risposte sapendo che da queste dipenderà il nostro atteggiamento rispetto alle giornate di sciopero dichiarate per il settore del terziario.
    TUTTE PRESE PER IL CULO!!!
    La Coop fa contratti di 3 o 6 mesi di volta in volta anche per 5 6 7 anni. Ma si guarda bene da un contratto all'altro a lasciarti 10 giorni almeno a casa!!!
    Così non raggiungerai mai i 36 mesi di anzianità ma partirai sempre da ZERO!!!!!!
    SINDACATI A BRACCETTO CON LE COOP!!!!!

    (8 Gennaio 2008)

    ROBY

    roby78@libero.it

    promesse

    assunta alla coop per ben 3 volte,sempre a distanza di mesi,elogiata complimentata ma con un pugno di mosche in mano,mi hanno detto che non possono assumere momentaneamente,ma guarda caso,da poco hanno assunto 2 universitarie,ma mi chiedo che interesse avranno queste persone,se non quello della retribuzione quelle come me, che x 2 anni hanno lavorato con passione e per i profitti della stessa azienda?la conoscenza,l'esperienza a cosa mi serviranno? ad essere riassunta magari x altri 3 mesi? E poi...cosa farò?Rimarrò in attesa del prossimo contratto? E allora cosa è servito l'aver lavorato con sudore,pazienza e buona volontà,se chi sopra di me non guarda questo? Non cambia niente,la coop sono loro non noi.......Noi siamo solo le sostituzioni alle maternità,alle ferie altrui e il numero di matricole,......e se parli forse non ti riprenderanno neanche per quei 3 mesi estivi.perchè questa è la verità diciamocelo.

    (25 Febbraio 2008)

    UNA PRECARIA COOP

    RAMONA.PELL@HOTMAIL.IT

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