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Stop agli allevamenti per vivisezione

Stop agli allevamenti per vivisezione

(20 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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(Dove và la CGIL?)

La FIOM diffida i "dissidenti"

(4 Aprile 2007)

Care compagne e cari compagni,

l'appello "contro la negazione dei diritti e della democrazia dei lavoratori nei luoghi di lavoro" - che in maniera totalmente autoconvocata sta denunciando la criminalizzazione ad opera di governo, confindustria e sindacati confederali nei confronti delle posizioni ritenute "fuori linea" rispetto alla concertazione - e che sta riscuotendo un'adesione per molti versi inaspettata ed insperata, sta producendo le prime reazioni scomposte e autoritarie da parte della Cgil. In particolare della Fiom. In calce potete, infatti, leggere la lettera di diffida che i delegati e le delegate della Fiom, firmatari dell'appello, stanno ricevendo dalle proprie segreterie. Questi lavoratori non devono più utilizzare la sigla dell'organizzazione sindacale in quanto l'appello, "per toni, contenuti e modalità si presenta come un attacco al nostro sindacato e configura comportamenti estranei alla normale dialettica democratica della CGIL". La normale dialettica democratica, quindi, per loro significa (alla Manzoni): "tacere e sopire, sopire e tacere". Mentre nei confronti dei compagni firmatari di Mirafiori sembra si sia scomodato addirittura...Rinaldini!

Non pensavamo che questo appello potesse riscuotere così tanta "attenzione" da parte di coloro che ormai palesano di fronte agli occhi di tutti, soprattutto di coloro che hanno creduto in questi anni in una Fiom "antagonista", la loro natura di "stampella" alle politiche anti-operaie di governo e padroni. Evidentemente, forse precorrendo ancora un po' i tempi, questi burocrati vedono mancarsi il "terreno sotto i piedi" e cominciano a "blindare" la presunta "dialettica democratica" della quale si riempiono la bocca.

Un motivo in più per continuare e perseverare nel lavoro quotidiano di controinformazione, di denuncia, di organizzazione e di mobilitazione sui luoghi di lavoro a difesa del salario, della salute di chi lavora, contro la precarietà, lo sfruttamento e la guerra. Un lavoro che si può fare con o senza mettere un trattino e una sigla dopo il nome e il cognome...

Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici che avessero ricevuto "pressioni" e minacce di questo tipo a socializzare con tutti l'informazione, perché pensiamo sia utile discuterne per capire come rafforzare la denuncia di quanto sta accadendo.

La redazione di "Assemblea!"

Ufficio: Segreteria generale FIOM

Prot: xxxx

Car* compagn*,

abbiamo letto l'appello "contro la negazione dei diritti e della democrazia dei lavoratori nei luoghi di lavoro" che riporta la tua firma e la sigla della Fiom, che per toni, contenuti e modalità si presenta come un attacco al nostro sindacato e configura comportamenti estranei alla normale dialettica democratica della CGIL.

In qualità di segretario generale, ti diffido in futuro dall'utilizzare la sigla della nostra organizzazione per simili iniziative.

Augurandomi che fatti simili non si ripetano in futuro, ti porgo fraterni saluti.

Il segretario generale

Fonte

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