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(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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Perfetti Van Melle, stabilimento di Lainate: per aspettare, non c’è più tempo…

(3 Luglio 2007)

Lavoratrici e lavoratori della Perfetti Van Melle,
come è noto a Voi tutti, la situazione relativa all’organizzazione del lavoro, all’ambiente, ai ritmi e al rapporto tra responsabili e maestranze, ha toccato livelli di sopportazione ormai insostenibili.

Tutto ciò è determinato dall’assenza sistematica di chi dovrebbe tutelare i nostri interessi e dal comportamento autoritario della direzione.

La Rsu non è in grado né di interpretare i problemi e i bisogni dei lavoratori, né di relazionarsi con la dirigenza: la dinamica dei rapporti sindacali aziendali, purtroppo, è irrimediabilmente compromessa.

D’altra parte, questa Rsu è specchio del comportamento del Sindacato esterno, il quale agisce senza proporre soluzioni alternative, assecondando soltanto le decisioni dell’azienda.

Un Sindacato che rinuncia alla lotta, ha smesso la sua funzione!

E’ chiaro che qualunque realtà imprenditoriale beneficerebbe di questo contesto: a maggior ragione ne beneficia la Perfetti Van Melle che punta ad una flessibilità selvaggia.

Questa flessibilità si manifesta concretamente nella pressione psicologica che viene esercitata quotidianamente sugli operai da alcuni capi, inadeguati ad un ruolo che richiederebbe maggiore professionalità e sensibilità.

Siamo convinti che queste parole esprimano un malcontento comune e diffuso; e nella stessa misura siamo convinti che nuove soluzioni possono, devono essere trovate.

…dei lavoratori

Fonte

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Commenti (2)

Non tutti sono d'accordo...

Tutti i lavoratori non condividono sicuramente questa opinione che dimostra estrema ed ingiustificata ostilità verso l'azienda.
Tu dici "flessibilità selvaggia", a fronte di un orario lavorativo di 38,5 ore settimanali e week end lavorativi a base volontaria (tra l'altro molto ben pagati).
Ti ricordo godiamo praticamente di 15 mensilità all'anno, abbiamo molte agevolazione tra le quali la recente assicurazione sanitaria,alifond, mensa a 30 centesimi a pasto, check up sanitario gratuito al compimento dei 50 anni, assegno per figlio che si diploma o si laurea etc etc.
Francamente penso ci voglia un gran coraggio a lamentarsi dell'azienda per la quale lavoriamo, evidentemente non conosci e non conosciamo altre realtà lavorative.
Ormai è prassi lamentarsi se il capo cambia ad una persona la postazione lavorativa durante il turno lavorativo.Onestamente, ho sempre pensato che siamo in ditta per lavorare, anche se cambio 10 postazioni di lavoro le mie 8 ore le devo far passare.
Ci vorrebbe più spirito di collaborazione ed un rapporto più sereno che implichi sicuramente libertà di critica, ma soprattutto converga verso una critica costruttiva non nel generico "non funziona niente" o "piove governo ladro" tanto in voga in Italia.
Magari questa risposta alimenterà varie dicerie (chi l'avrà postata, un capo? la direzione? un resonsabile?),purtroppo o per fortuna invece, quello che scrive condivide le stesse problematiche esposte nella lettera a cui rispondo.
Forse l'unica differenza sta nel fatto che allo spirito di collaborazione alcuni antepongono la contestazione e la polemica a priori

(10 Marzo 2008)

Un lavoratore

patri65@email.it

Sei ancora della stessa idea?

Caro Patri65,
non so se lavori ancora presso la Perfetti Van Melle di Lainate, nè so se ci hai mai lavorato. Ad ogni modo dovresti ormai aver maturato un minimo senso della realtà, mediante il quale arrivare alla conclusione della condizioni "miserabile" di vita all'interno di siffatta azienda. Parla con le persone che ci lavorano o che vi hanno lavorato. Aspetta e rifletti prima di sventagliare giudizi da saggio moderato. E soprattutto aspetta di essere completamente logoro dei turni, dei ritmi e di tutto ciò di cui parlava quel comunicato, sentenziato da te con frasi sperticatamente edulcorate. E se lavori ancora lì, aspetta ancora un po'...tra poco arriverà anche il tuo turno: ovvero, essere "sbattuto" fuori dall'ennesima procedura di mobilità. Forse dovrai aspettare ancora un po'...ma stanne certo che quel momento giungerà! Fidata di uno che questa azienda l'ha conosciuta e la conosce molto bene, cioè di colui grazie al quale sono state ottenuti quelli che tu ritieni dei privilegi! Infine vorrei precisarti che, se avessi letto attentamente il comunicato (o se lavorassi realmente all'interno di tale stabilimento), saresti stato conscio del fatto che le le critiche sono del tutto circonstanziate (nient'affatto generiche), concrete e puntuali. Tuttavia, come recita una nota citazione:" Chi è causa del proprio mal, pianga se stesso". Auguri

(23 Giugno 2010)

Marco Federici

proust55@hotmail.it

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