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Freedom Flottilla 2

Freedom Flottilla 2

(13 Dicembre 2010) Enzo Apicella
Si prepara una nuova Freedom Flottilla internazionale per Gaza

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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Con il Popolo Palestinese

(3 Novembre 2007)

Quanto sta accadendo in queste settimane alla popolazione palestinese che vive della striscia di Gaza NON PUO’ ESSERE TACCIUTO.

Alle chiusure del Rafah border e del check point commerciale di Karni , si e’ aggiunto il taglio della corrente elettrica, e il blocco di tutti i rifornimento di generi di prima necessità (medicinali, cibo, acqua, carburante).

Gli ospedali non sono più in grado di garantire gli interventi chirurgici, nelle sale di rianimazione le apparecchiature che tengono in vita i palestinesi sono oramai quasi inutilizzabili.

I GOVERNI EUROPEI SEMBRANO SORDI ALLA POLITICA ISRAELIANA CHE STA SOFFOCANDO 1.500.000 DI PALESTINESI: DONNE, BAMBINI, UOMINI ANZIANI.

I Governi Europei sono in prima fila a sostenere la posizione che vuole Hamas movimento terroristico, ma non li vede impegnati nel dichiarare Israele Stato occupante, Stato della negazione dei diritti umani, Stato che ammazza civili con armi chimico-batteriologice: silenzio in nome del rispetto dell’Olocausto che vede i perseguitati di ieri, persecutori oggi.

I Governi Europei sono pronti a partecipare all’ennesima farsa “la Conferenza Internazionale” convocata a novembre dall’Amministrazione Statunitense per parlare del conflitto mediorientale. L'invito lanciato da Bush per la conferenza d'autunno non andra’ nella direzione di raccogliere le legittime richieste del popolo palestinese e cioe’ dare risposta al diritto del ritorno dei profughi palestinesi alle loro case in Palestina, al ritiro Israeliano da Gerusalemme, allo smantellamento delle colonie israeliane in Cisgiordania, al ritiro fino ai confini del 1967.

Dividere il mondo Arabo – Mussulmano in due assi in conflitto e’ il disegno gia’ iniziato dagli USA, e dai paesi che lo sostengono con le politiche di aggressione in Iraq ed Afganistan, ed oggi si ripropone con la volonta’ di accentuare la crisi palestinese interna.

Abu Mazen eletto Presidente dell’Autorita’ Palestinese di fatto non rappresenta il suo popolo, se non una fazione di partito di Fatha: le politiche nella striscia di Gaza del suo collaborazionista Dahlal ne sono la riprova, cosi’ come i decreti che lo stesso presidente Abu Mazen ha voluto promulgare per impedire la resistenza all’ occupazione israeliana con la richiesta, ai gruppi armati della Cisgiordania occupata, di deporre le armi e addirittura condannando gli atti di resistenza, contro i coloni, nei territori occupati.

Abu Mazen ha affossato la possibilità della formazione di un Governo di Unita’ Nazionale che avrebbe visto, i legittimi vincitori delle democratiche elezioni del gennaio 2006, lavorare con tutte le forze che compongono il panorama politico palestinese.

La politica di rifiutare il dialogo interpalestinese è una politica che risponde solo alle esigenze imperialiste USA-ISRAELIANE- EUROPEE.

CI APPELLIAMO ALL’UNITA’ DI TUTTE LE FORZE POLITICHE PALESTINESI PERCHE’ NON PASSI IL DISEGNO IMPERIALISTA DI DIVIDERE IL POPOLO PALESTINESE ALLO SCOPO DI LIQUIDARNE LA LORO GIUSTA CAUSA.

2.11.2007

COMITATO PER I DIRITTI DEI PALESTINESI - Verona

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